Bonus 600 euro: a chi spetta e come richiederlo

A chi spetta il bonus 600 euro per i lavoratori autonomi, partite IVA, co.co.co e lavoratori stagionali del turismo, agricoltura e spettacolo, previsto dal Decreto Cura Italia. Restano esclusi dalla nuova misura i professionisti iscritti agli ordini professionali.

Il Decreto Cura Italia è stato varato dal Governo e pubblicato nella G.U. del 17 marzo 2020 n. 70. Tale decreto ha previsto misure urgenti per sostenere l’economia, stanziando 25 mld a beneficio del sistema economico, delle imprese e delle famiglie.

Tra le misure a sostegno delle famiglie ricordiamo: congedo parentale straordinario ed il bonus baby sitter e sospensione rata mutuo prima casa.

In questo contributo mi soffermerò sul bonus 600 euro come misura di sostegno al reddito dei lavoratori autonomi, co.co.co. e dei lavoratori iscritti alla gestione separata con partita IVA.

Vediamo nel dettaglio quali sono i soggetti che potranno beneficiare del bonus e quali sono le modalità per richiederlo.

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Bonus 600 euro: che cosa è?

Come previsto dal decreto Cura Italia, è possibile beneficiare del bonus soltanto per il mese di Marzo, ed è:

  • 600 euro mensili;
  • Deve essere richiesto direttamente all’INPS.

Bonus 600 euro: chi può beneficiare?

Potranno beneficiare del bonus i seguenti soggetti:

  • Liberi professionisti titolari di partita IVA (attiva alla data del 23 febbraio 2020);
  • Lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (attivi alla data del 23 febbraio 2020)
  • Lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago, ossia artigiani e commercianti, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
  • Dipendenti stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che hanno perso il lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore della presente disposizione. I lavoratori non devono essere titolari di pensione o di altro rapporto di lavoro dipendente;
  • Lavoratori del settore agricolo a tempo determinato, non titolari di pensione, che nel 2019 abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo;
  • Lavoratori dello spettacolo ovvero che siano iscritti al Fondo pensioni dello spettacolo. Essi devono avere almeno 30 contributi giornalieri versati nel corso dell’anno 2019 al medesimo Fondo e un reddito (da questo lavoro) non superiore a 50.000 euro. Gli stessi non devono essere titolari di pensione e infine non possono essere titolari di rapporto di lavoro dipendente alla data di entrata in vigore della disposizione.

Liberi professionisti e collaboratori coordinati e continuativi

Potranno accedere a tale indennità:

  • i liberi professionisti con partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020 compresi i partecipanti agli studi associati o società̀ semplici con attività di lavoro autonomo di cui all’articolo 53, comma 1, del T.U.I.R., iscritti alla Gestione separata dell’INPS;
  • i collaboratori coordinati e continuativi con rapporto attivo alla predetta data del 23 febbraio 2020 e iscritti alla Gestione separata dell’INPS.

Tali categorie di lavoratori, per poter beneficiare del bonus, non devono essere titolari di un trattamento pensionistico diretto e non devono avere altre forme di previdenza obbligatoria.

Indennità lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Assicurazione generale obbligatoria

Possono beneficiare di questa indennità i seguenti soggetti:

  • Artigiani;
  • Commercianti;
  • Coltivatori diretti, coloni e mezzadri.

Tali categorie, non devono essere titolari di un trattamento pensionistico diretto e non devono avere altre forme di previdenza obbligatoria, ad esclusione della Gestione separata INPS.

Amministratore non socio di una srl

L’incarico di amministratore di una srl, con riferimento alla data del 23 febbraio, con la conseguente iscrizione alla gestione separata INPS, non preclude il beneficio del bonus. Tuttavia l’amministratore, non deve esercitare attività professionale di appartenenza ad ordini professionali.

Amministratore socio di SRL commercio/artigiana

In questa fattispecie, poiché il socio è tenuto all’iscrizione alla gestione commercio/artigiana non potrà beneficiare del bonus, di cui all’art. 27 del Decreto. Sarà opportuno verificare se potrà accedere al beneficio di cui all’art. 28 del Decreto.

Dubbi dei soci di società iscritti alla gestione artigiani/commercio

In questi ultimi giorni ci siamo chiesti se anche i soci di società potessero beneficiare del bonus di 600 euro.

Il MEF è intervenuto, come riportato nelle FAQ disponibili online, a sciogliere questo dubbio.

Secondo il MEF, i soci di società di persone o capitali, anche se non titolari di partita Iva, potranno presentare domanda per richiedere il bonus. Questo in quanto, l’indennità di una tantum di 600 euro è personale e non attribuibile alla società in quanto tale.

Bonus 600 euro: soggetti esclusi

Il MEF è intervenuto con le FAQ disponibili online a dirimere alcune situazioni controverse in merito ai soggetti esclusi dal bonus.

Rientrano tra i soggetti esclusi gli agenti di commercio, in quanto, oltre all’Ago (assicurazione generale obbligatoria) hanno l’obbligo di essere iscritti ad altra forma di previdenza obbligatoria come l’Enasarco. Tuttavia tali soggetti rientreranno tra i beneficiari del reddito di ultima istanza. Siamo in attesa di un decreto ministeriale ad hoc che definisca i requisiti e modalità di presentazione della domanda.

Restano esclusi dal bonus 600 euro i liberi professionisti iscritti alle casse obbligatorie ( commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro, architetti, ingegneri, etc.).

Infine, non potranno beneficiare del bonus le attività identificate come essenziali nel DPCM del 11 marzo 2020: le farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari di prima necessità, edicole, ecc.

Presentazione della domanda con due procedure

L’INPS, con il messaggio n. 1381 del 26 marzo 2020, ha descritto la procedura per richiedere il PIN personale per poter presentare la domanda.

La domanda può essere effettuata con:

  • Modalità ordinaria: Qualora il cittadino sia munito di PIN dispositivo, SPID di livello 2 o superiore, Carta di identità elettronica e Carta nazionale dei servizi;
  • Modalità semplificata: Qualora il richiedente sia sprovvisto degli strumenti previsti per la procedura ordinaria, permettendo di inserire soltanto la prima parte del PIN (prime 8 cifre del PIN).

Procedura ordinaria

La prima procedura prevista dall’INPS per fare domanda per il bonus 600 euro è quella ordinaria.

In questo caso l’accesso al sito INPS e la presentazione della domanda potranno avvenire tramite:

  • PIN dispositivo rilasciato dall’INPS (per alcune attività semplici di consultazione o gestione è sufficiente un PIN ordinario);
  • SPID di livello 2 o superiore;
  • Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE);
  • Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Procedura semplificata

Oltre alla procedura ordinaria, è stata prevista una procedura semplificata, a cui potranno accedere i soggetti non in possesso del PIN.

L’accesso ai servizi sul portale istituzionale è consentito in modalità semplificata con esclusivo riferimento alle seguenti domande di prestazione per emergenza Coronavirus di cui al D.L. n. 18/2020:

  • Professionisti e lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa;
  • Lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’AGO;
  • Idennità lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali;
  • Idennità lavoratori del settore agricolo;
  • Lavoratori dello spettacolo;
  • Bonus per i servizi di baby-sitting.

La modalità semplificata consente ai cittadini di compilare e inviare le specifiche domande di servizio, previo inserimento della sola prima parte del PIN, ricevuto via SMS o e-mail, dopo averlo richiesto tramite portale o Contact Center.

La richiesta del PIN può essere effettuata attraverso i seguenti canali:

  • sito internet www.inps.it, utilizzando il servizio “Richiesta PIN”;
  • Contact Center, chiamando il numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa), oppure 06 164164 (a pagamento da rete mobile).

Una volta ricevute (via SMS o e-mail) le prime otto cifre del PIN, il cittadino le può immediatamente utilizzare in fase di autenticazione per la compilazione e l’invio della domanda on line per le sole prestazioni sopra individuate.

Qualora il cittadino non riceva, entro 12 ore dalla richiesta, la prima parte del PIN, è invitato a chiamare il Contact Center per la validazione della richiesta.

Procedura presentazione della domanda

La presentazione della domanda dovrà avvenire in modalità telematica attraverso il sito dell’INPS.

Una volta entrati nella sezione personale del sito INPS, attraverso il PIN cittadino, si dovrà seguire i seguenti step:

  • Accedere;
  • Proseguire per accesso servizi on line;
  • Nella barra di ricerca selezionare “domande per prestazioni al sostegno del reddito”;
  • Selezionare “Indennità covid 19”;
  • Invio domanda.

Verifiche dell’INPS sulle domande presentate

Come abbiamo visto, il bonus di 600 euro verrà inoltrato direttamente dall’INPS, con la presentazione di apposita domanda.

L’INPS, una volta ricevuta la richiesta, verificherà se il soggetto che ha presentato la domanda sia in possesso o meno dei requisiti richiesti. Una volta attestato il possesso dei requisiti, verserà al soggetto richiedente l’indennità.

Qui di seguito le verifiche effettuate dall’INPS sulle domande presentate:

  • Iscrizione alla relativa gestione previdenziale;
  • Regolarità con i versamenti;
  • Tipologia di attività tra quelle per cui spetta l’indennità.

Essendo stato stanziato un limite di spesa per ogni categoria, è auspicabile che, qualora le domande superino gli importi previsti, l’indennità verrà ridotta in proporzione.

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