Bonus bici: per una mobilità eco-sostenibile

Il bonus bici rientra fra le misure del Decreto Rilancio, che conferma alcuni bonus precedenti (come il bonus babysitter) e prevede nuovi incentivi. Molte le misure nell’ambito dell’eco sostenibilità (vedi ad esempio l’ecobonus al 110% ): una di queste è il cosiddetto bonus bici.

Vediamo insieme quali sono le caratteristiche e le modalità con cui verrà attuato. Pronti? Partiamo.

Cos’è il bonus bici

Il Decreto Rilancio, fra le altre forme di incentivi per la ripartenza, ha previsto lo stanziamento di 120 milioni di euro per la mobilità sostenibile. Tra questi una parte è destinata al bonus bici: ovvero, fondi per favorire l’acquisto di biciclette anche elettriche e monopattini elettrici.

L’obiettivo è quello di favorire una mobilità sostenibile, che spinga i cittadini delle medie e grandi città a spostarsi con mezzi green. Questo perché i mezzi pubblici, nelle misure di contenimento del Covid-19 , avranno capacità di trasporto ridotte. Dunque, meno macchine… e più pedalate!

Importo del buono

Il cosiddetto bonus bici prevede un rimborso del 60% della spesa fino a un massimo di 500 euro. È valido per l’acquisto di biciclette – anche a pedalata assistita – e altri mezzi di micromobilità elettrica, quali monopattini, segway, monowheel e hoverboard. È valido inoltre per l’acquisto di servizi di sharing-mobility ad uso individuale, eccetto quelli che prevedono autovetture.

Spiegando meglio con un esempio, significa che, acquistando una bici del valore di 100€, saranno a carico dell’acquirente 40€ e gli altri 60€ saranno rimborsati. Per usufruire dell’intero valore del buono occorrerà acquistare un bene del valore di 833€, di cui 333€ pagati e 500€ rimborsati. Acquistando invece una bene di valore superiore, ad esempio 1000€ o più, saranno comunque detratti il valore massimo del buono, 500€.

Bonus bici: chi ne può usufruire?

Il bonus bici è utilizzabile una sola volta da tutti i cittadini maggiorenni, residenti in:

  • comuni con una popolazione superiore a 50 mila abitanti;
  • capoluoghi di Regione;
  • città metropolitane;
  • capoluoghi di Provincia.

Rimangono esclusi, dunque, i Comuni al di sotto dei 50 mila abitanti e, ad esempio, quelle persone che sono domiciliate in una grande città ma mantengono la residenza in una città d’origine che non abbia i requisiti minimi di popolazione.

Perché si è scelto di escludere i Comuni al di sotto dei 50 mila abitanti? Perché il bonus bici, nell’ambito della misure di mobilità sostenibile che verranno attivate dal Decreto Rilancio, vuole abbattere il grande traffico delle maggiori città. Traffico che potrebbe aumentare a causa della ridotta efficienza dei mezzi pubblici durante la fase 2 e le fasi immediatamente successive all’emergenza Covid-19.

Ogni persona può usufruire una sola volta del bonus bici.

Quali sono le modalità per usufruire del bonus?

Il bonus bici sarà retroattivo al 4 maggio 2020 (inizio della fase 2) e valido fino al 31 dicembre 2020.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato una nota che spiega le modalità di utilizzo di tale bonus. Per usufruire del bonus bici sarà attiva una procedura a rimborso, per la quale sarà sufficiente:

  • conservare il documento giustificativo di spesa (fattura);
  • non appena sarà on line (entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta del provvedimento), accedere con le proprie credenziali SPID all’applicazione web predisposta dal Ministero dell’ambiente e accessibile anche dal suo sito istituzionale;
  • richiedere il rimborso.

In alternativa alla suddetta procedura a rimborso, una volta che l’applicazione web sarà attiva, si potrà utilizzare il bonus mobilità in questo modo:

  • generare preventivamente, online, un buono spesa digitale, scegliendo il bene o il servizio da acquistare;
  • consegnare il buono elettronico così creato ai fornitori autorizzati al momento dell’acquisto;
  • effettuare l’acquisto avvalendosi del buono.

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