Si può usufruire della detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.
La legge di Bilancio, approvata definitivamente al Senato lo scorso 30 dicembre, conferma l’agevolazione per chi acquista arredi ed elettrodomestici. Tuttavia alza il tetto massimo di spesa che arriva a 16.000 ( rispetto ai precedenti 10.000 euro).
Andiamo a vedere nello specifico in cosa consiste tale bonus e per quali spese è possibile usufruirne.
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Indice
- Quando spetta la detrazione
- Quali sono gli interventi necessari per beneficiare della detrazione?
- Bonus mobili ed elettrodomestici: per quali acquisti?
- Bonus mobili ed elettrodomestici: importo della detrazione
- Bonus mobili ed elettrodomestici: metodo di pagamento
- Bonus mobili ed elettrodomestici: documenti da conservare
- Comunicazione Enea
Quando spetta la detrazione
Per poter beneficiare della detrazione è indispensabile realizzare una ristrutturazione edilizia ed usufruire della relativa detrazione. La ristrutturazione edilizia potrà essere effettuata sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali.
La detrazione spetta anche nei seguenti casi:
- i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio;
- i mobili e i grandi elettrodomestici sono destinati ad arredare l’immobile ma l’intervento cui è collegato l’acquisto viene effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso.
Quando si effettua un intervento sulle parti condominiali i condomini hanno diritto alla detrazione, ciascuno per la propria quota. Questo solo per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti e pertanto non è concesso se acquistano arredi per la propria abitazione.
Per ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione sia precedente a quella in cui si acquistano i beni. Non è necessario, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.
La data di avvio dei lavori può essere dimostrata, per esempio, da eventuali abilitazioni amministrative o dalla comunicazione preventiva all’Asl, se è obbligatoria.
E’ sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà per gli interventi che non necessitano di comunicazioni o titoli abilitativi.
Quali sono gli interventi necessari per beneficiare della detrazione?
Qui di seguito gli interventi di ristrutturazione che danno diritto a beneficiare della detrazione bonus mobili ed elettrodomestici:
- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus;
- ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza
- restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile
- manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.
Esempi di lavori su appartamenti o parti condominiali
Vediamo qui di seguito alcuni esempi di manutenzione straordinaria che danno diritto al bonus mobili ed elettrodomestici:
- installazione di ascensori e scale di sicurezza;
- realizzazione dei servizi igienici;
- sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso;
- rifacimento di scale e rampe;
- realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate;
- costruzione di scale interne;
- sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare;
- l’installazione di una stufa a pellet o di impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili;
- l’installazione o l’integrazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore;
- la sostituzione della caldaia, in quanto intervento diretto a sostituire una componente essenziale dell’impianto di riscaldamento.
Rientrano invece nella ristrutturazione edilizia, ad esempio i seguenti interventi:
- modifica della facciata
- realizzazione di una mansarda o di un balcone
- trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda
- apertura di nuove porte e finestre
- costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti
Mentre rientrano nel restauro e risanamento conservativo ad esempio i seguenti interventi:
- adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti;
- ripristino dell’aspetto storico-architettonico di un edificio.
Rientrano infine nella manutenzione ordinaria su parti condominiali ad esempio i seguenti interventi:
- riparazione o sostituzione di cancelli o portoni;
- tinteggiatura pareti e soffitti;
- sostituzione di pavimenti;
- sostituzione di infissi esterni;
- rifacimento di intonaci;
- sostituzione tegole e rinnovo delle impermeabilizzazioni;
- riparazione delle grondaie;
- riparazione delle mura di cinta.
Bonus mobili ed elettrodomestici: per quali acquisti?
Vediamo adesso quali sono i mobili ed elettrodomestici che danno diritto a beneficiare del bonus.
Bonus mobili ed elettrodomestici: mobili nuovi
Qui di seguito un dettaglio di quali sono i mobili che danno diritto a beneficiare della detrazione:
- letti;
- armadi;
- cassettiere;
- librerie;
- scrivanie;
- tavoli;
- sedie;
- comodini;
- divani;
- poltrone;
- credenze;
- materassi;
- apparecchi di illuminazione.
Restano esclusi dal bonus l’acquisto di porte, pavimentazioni (per esempio, il parquet), tende e tendaggi, altri complementi di arredo.
Bonus mobili ed elettrodomestici: elettrodomestici nuovi
La detrazione spetta per l’acquisto di elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+ (A o superiore per i forni e lavasciuga), come rilevabile dall’etichetta energetica. L’acquisto è comunque agevolato per gli elettrodomestici privi di etichetta, a condizione che per essi non ne sia stato ancora previsto l’obbligo.
Rientrano nei grandi elettrodomestici, per esempio:
frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga e asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.
Bonus mobili ed elettrodomestici: importo della detrazione
Per le spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici su appartamenti in cui sono eseguiti lavori di ristrutturazione la detrazione spettante è pari al 50% della spesa sostenuta. Con la legge di Bilancio 2021 è stato alzato il tetto massimo di spesa fino a 16.000euro. Pertanto la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 16.000 euro. Tale importo deve essere riferito alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.
La detrazione non utilizzata in tutto o in parte non si trasferisce né in caso di decesso del contribuente né in caso di cessione dell’immobile oggetto di intervento di recupero edilizio.
Il limite dei 16.000 euro riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Pertanto il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto
più volte al beneficio.
Bonus mobili ed elettrodomestici: metodo di pagamento
Per avere la detrazione sugli acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito.
Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.
La detrazione è ammessa anche se i beni sono acquistati con un finanziamento a rate. Questo, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate. Il contribuente dovrà conservare una copia della ricevuta del
pagamento. In questo caso, l’anno di sostenimento della spesa sarà quello di effettuazione del pagamento da parte della finanziaria.
Quando il pagamento della spesa avviene tramite carte di credito o di debito la data di pagamento è individuata nel giorno di utilizzo della carta da parte del titolare.
Bonus mobili ed elettrodomestici: documenti da conservare
Vediamo adesso quali sono i documenti che dobbiamo conservare per poter beneficiare del bonus ed evitare contestazioni dall’Agenzia dell’Entrate in sede di accertamento:
- ricevuta del bonifico
- ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti
- con carta di credito o di debito)
- documentazione di addebito sul conto corrente
- fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la
- qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti
Comunicazione Enea
Sarà necessario inviare la comunicazione ENEA delle spese sostenute per fruire della detrazione fiscale sull’acquisto di elettrodomestici. Il bonus elettrodomestici rientra tra gli interventi soggetti all’obbligo di trasmissione dei dati all’ENEA.
L’ENEA ha pubblicato una guida rapida per l’utente. Per beneficiare del bonus elettrodomestici è obbligatorio comunicare i dati relativi alle spese sostenute per l’acquisto di:
- forni;
- frigoriferi;
- lavastoviglie;
- piani cottura elettrici;
- lavasciuga;
- lavatrici.
La scadenza per l’invio è fissata a 90 giorni dalla data di collaudo. La mancata o tardiva trasmissione non implica, tuttavia, la perdita del diritto alle detrazioni (risoluzione n. 46/E del 18 aprile 2019)