Canone Rai 2019: guida operativa

Che cosa è e quando deve essere versato? Quali sono le modalità di versamento? Quali sono le esenzioni e gli importi previsti dalla nuova Legge di Bilancio?

Il canone di abbonamento alla televisione è dovuto da chiunque sia in possesso di un apparecchio televisivo.

Tale canone si paga una volta l’anno e una sola volta a famiglia. Questo a condizione che i familiari abbiano la residenza nella stessa abitazione.

In questo contributo vedrai quando è dovuto il pagamento del canone Rai e le modalità per poter effettuare il pagamento.

Canone Rai: importo e da chi è dovuto

Il canone di abbonamento alla televisione è dovuto da chiunque sia in possesso di un apparecchio televisivo.

Tale canone si paga una volta l’anno e una sola volta a famiglia. Questo a condizione che i familiari abbiano la residenza nella stessa abitazione.

Come disciplinato dall’art. 4 del D.P.R. n. 223/1989 per famiglia anagrafica si intende:

un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, unione civile, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune.


Come previsto dall’articolo 1, commi da 152 a 159, della legge n. 208 del 2015), dal 2016:

  • E’ stata introdotta la presunzione di detenzione dell’apparecchio televisivo nel caso in cui esista un’utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui una persona ha la propria residenza anagrafica;
  • I titolari di utenza elettrica per uso domestico residenziale effettuano il pagamento del canone mediante addebito nella fattura dell’utenza di energia elettrica. Tali utenti, quindi, non potranno più pagare tramite bollettino postale.

L’importo del canone Rai per il 2018 è pari a 90 euro. La modalità di pagamento come vedrai nel paragrafo successivo varia a seconda se il soggetto è titolare o meno di un contratto di utenza elettrica.

Canone Rai: come si paga

Vediamo adesso quali sono le modalità previste per il versamento del canone Rai:

  • Addebito sulle fatture emesse dalle imprese elettriche: dal 2016 il canone Rai viene addebitato sulle fatture emesse dalle imprese elettriche. Questo, in dieci rate mensili, da gennaio a ottobre di ogni anno;
  • Pagamento con modello F24: quando nessun componente della famiglia anagrafica, tenutoal versamento del canone, è titolare del contratto elettrico di tipo domestico residenziale. Tale modello, deve essere versato, entro il 31 gennaio di ogni anno;
  • Addebito sulla pensione: Il canone può essere versato anche tramite addebito sul rateo della pensione. Questo purché il reddito familiare sia non superiore a 18.000 euro. E’ necessario farne richiesta al proprio ente pensionistico entro il 15 novembre dell’anno precedente a quello cui si riferisce l’abbonamento. Le modalità di presentazione della domanda sono stabilite da ciascun ente, che provvederà poi a comunicare al pensionato l’esito della domanda. In caso affermativo, a certificare successivamente che l’intero importo dovuto per il canone di abbonamento alla televisione è stato pagato.


Casi di esonero

Vediamo quali sono adesso i casi in cui non deve essere pagato il canone Rai.

Qui di seguito i casi di esenzione:

  • Se non detieni in casa uno o più televisori, o apparecchi atti alla ricezione e sintonizzazione delle radioaudizioni;
  • Hai compiuto 75 anni ed hai un reddito inferiore a 8.000 euro;
  • Se sei un diplomatico o un militare straniero. Secondo quanto previsto dalla legge italiana, in virtù di convenzioni internazionali, sono esonerati dal pagamento i seguenti soggetti:
  • Agenti diplomatici;
  • Funzionari o impiegati consolari;
  • Funzionari di organizzazioni internazionali;
  • Militari di cittadinanza stranieri;
  • Prsonale civile non residente in italia e di cittadinanza non italiana.

Soggetti esonerati: dichiarazione

I soggetti esonerati al versamento del canone Rai devono presentare una dichiarazione sostitutiva ai sensi del D.P.R. n. 455/2000 per evitare l’addebito del canone nella fattura elettrica o per comunicare di aver diritto all’esenzione dal pagamento del canone.

Si ricorda che la dichiarazione sostitutiva può essere inviata nelle seguenti modalità::

  • Raccomandata: essere spedite a mezzo del servizio postale in plico raccomandato, senza busta, al seguente indirizzo Agenzia delle entrate – Ufficio di Torino 1 – Sportello Abbonamenti TV – Casella postale 22 – 10121 Torino (in tal caso va allegata copia di un valido documento di riconoscimento);
  • Via pec: essere trasmesse, firmate digitalmente, tramite posta elettronica certificata all’indirizzo cp22.sat@postacertificata.rai.it
  • A mano: essere consegnate dall’interessato presso un qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle entrate.
  • Tramite intermediari abilitati: Caf, commercialisti, etc.
  • Online: direttamente dal contribuente, mediante l’apposita aplicazione disponibile sul sito dell’Agenzia delle entrate.

Il modulo per l’esonero dal pagamento del canone Rai deve essere inviato entro determinate scadenze:

  • 1 luglio 2018 al 31 gennaio 2019: esonero per tutto il 2019;
  • Dal 1 febbraio 2019 al 30 giugno 2019: esonero per il secondo semestre 2019;
  • Dal 1 luglio 2019 al 31 gennaio 2020: esonero per l’annualità 2020.

Istanza di rimborso

Se il canone non dovuto è stato versato mediante la bolletta elettrica, è possibile richiedere il rimborso, mediante apposita istanza.I soggetti che hanno versato il canone, pur essendo in possesso dei requisiti previsti dalla legge per usufruire dell’esenzione, possono utilizzare il seguente modello.

I rimborsi dei contribuenti titolari di un’utenza elettrica per uso domestico residenziale sono effettuati dalle imprese elettriche. Questo avviene mediante accredito sulla prima fattura utile. Nel caso in cui il rimborso da erogare a cura delle imprese elettriche non vada a buon fine, questo sarà pagato direttamente dall’Agenzia delle Entrate.

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