Gli edifici e le unità immobiliari residenziali dovranno conseguire almeno la classe F entro il 2030 e almeno la classe E entro il 2033.
Via libera dell’Eurocamera alla cosiddetta direttiva per l’efficienza energetica “direttiva case green” degli edifici in tutta Europa. Gli edifici e le unità immobiliari residenziali dovranno conseguire almeno la classe F entro il 2030 e almeno la classe E entro il 2033. Si interviene anche sugli edifici di nuova costruzione per i quali viene prevista “emissione zero”. L’edificio di nuova costruzione dovrà essere un edificio ad altissima prestazione energetica.
Gli interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche dovranno essere effettuati, secondo quanto stabilito dalla direttiva, al momento della vendita dell’immobile, oppure al momento della ristrutturazione dell’edificio.
Indice
- Cosa prevede la direttiva europea sulle case green
- Quali sono gli immobili esonerati dal nuovo obbligo?
- Quali sono i costi di una Casa Green?
- Come scoprire la classe energetica della tua abitazione?
- Quali sono le sanzioni previste dalla direttiva “Case green”?
- Quante Case Green ci sono in Italia?
- Bonus Case Green 2023
- Caldaie e fotovoltaico: gli obblighi dell’UE
- Tanti si troveranno nei guai perché le case diventano invendibili
- I vantaggi di una Casa Green
- Bollette più basse e incentivi fiscali
Cosa prevede la direttiva europea sulle case green
L’Unione europea per contrastare i cambiamenti climatici, si è posta l’obiettivo di ridurre entro il 2030 le emissioni di gas effetto serra di almeno il 55%. Da un’analisi della situazione attuale, gli edifici producono più del 30% di tutte le emissioni di CO2 dell’Unione europea e che consumano il 40% del fabbisogno energetico.
Qui di seguito vediamo cosa prevede la direttiva UE e la data entro quando dovrà essere soddisfatta:
- Edifici residenziali: tutti in classe energetica E entro il 2030, devono diventare D entro il 2033;
- Edifici della Pubblica Amministrazione: entro il 2027 devono essere in classe E, devono diventare classe D entro il 2030;
- Nuovi edifici privati: devono essere tutti a zero emissioni entro il 2028;
- Nuovi edifici pubblici: devono arrivare a zero emissioni entro il 2026;
- Pannelli solari: obbligatori in tutti gli edifici pubblici e non residenziali dal recepimento della direttiva;
- Bonus edilizi per le caldaie: individuali funzionanti con combustibili fossili vietati dal 2024;
- Stop al riscaldamento degli edifici con combustibili fossili dopo il 2035.
Quali sono gli immobili esonerati dal nuovo obbligo?
Sono esonerati dal nuovo obbligo di ristrutturazione le seguenti tipologie di immobili:
- abitazioni unifamiliari di superficie inferiore a 50 metri quadri;
- seconde case utilizzate meno di 4 mesi l’anno;
- edifici ricadenti nei centri storici;
- edifici vincolati dai Beni Culturali;
- chiese e gli altri edifici di culto;
- edifici di proprietà delle Forze armate o del Governo centrale e destinati a scopi di difesa nazionale.
Quali sono i costi di una Casa Green?
Per adeguarsi alla direttiva europea che prevede di avere almeno la classe E entro il 2030 e la classe D entro il 2033, si dovrà non solo cambiare caldaia optando per quella a condensazione, ma anche procedere al cappotto termico, la sostituzione degli infissi e i pannelli solari.
I costi di questi lavori variano chiaramente in funzione della tipologia di materiali utilizzati e all’ubicazione dell’immobile. Per il cappotto termico, ad esempio, la spesa media si aggira da 180 a 400 euro al metro quadro. Per gli infissi la spesa varia tra 10 mila e 15 mila euro. Una caldaia a condensazione per una casa di 100 mq, invece presuppone una spesa che si aggira sui 4 mila e fino a 9 mila euro. Pertanto, per ogni abitazione, si potrebbe arrivare a spendere anche 35mila euro ma si arriva anche a 70mila, dipende dal tipo.
Come scoprire la classe energetica della tua abitazione?
A questo punto, ti starai chiedendo in quale classa energetica si trova la tua abitazione. Un edificio viene classificato considerando le classi energetiche di riferimento: A+, A, B, C, D, E, F, G. Quest’ultima è la più dispendiosa per i consumi e si stima che in Italia vi siano 12 milioni di edifici residenziali in questa classe.
Per sapere in quale classe si trova la tua abitazione, dovrai fare riferimento al documento chiamato Ape o Attestato di prestazione energetica. Solitamente l’APE è fondamentale quando si vuole vendere o affittare casa o si vogliono eseguire dei lavori di ristrutturazione. E’ possibile risalire alla classe energetica prendendo in considerazione l’anno di costruzione dell’immobile. Per gli immobili antecedenti al 2005 è più probabile che siano di classe energetica bassa. Se l’immobile ha invece un’età di oltre 30 anni e non è mai stato oggetto di ristrutturazione per tetto e pareti, probabilmente la classe energetica sarà la “E”. Le classi più virtuose, dalla A alla C, richiedono invece un livello di isolamento adeguamento della copertura della casa e delle pareti. Inoltre, disporre di un impianto solare o una pompa di calore è fondamentale per passare a classi energetiche superiori, ma a fare la differenza è sempre l’isolamento.
Quali sono le sanzioni previste dalla direttiva “Case green”?
La Direttiva Europea sta già destando diverse preoccupazioni, tanto che il nostro Governo è pronto a scontrarsi con Bruxelles per evitare che la norma venga ufficialmente approvata. In Italia sarebbero quasi 4 milioni gli edifici da ristrutturare entro il 2023. La direttiva attualmente non prevede sanzioni in caso di mancata ristrutturazione degli immobili secondo le sue indicazioni. I governi hanno, tuttavia, la possibilità di prevedere delle sanzioni.
Quante Case Green ci sono in Italia?
Secondo le stime effettuate dall’Enea, il 74% delle abitazioni italiane, circa 11 milioni, sarebbero in classe energetica inferiore alla “D”. L’Italia è al nono posto nella classifica pubblicata dallo U.S. Green Building Council dei 10 migliori Paesi al mondo per edifici certificati sostenibili nel 2022. Nella classificazione di efficienza energetica (dalla lettera A alla G), la classe G dovrà essere del 15% degli edifici con le prestazioni energetiche peggiori in ogni Stato membro. Secondo quanto riporta la direttiva europea, gli interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche dovranno essere effettuati al momento della vendita dell’immobile, oppure al momento della ristrutturazione dell’edificio. A ciascun stato membro, è consentito prevedere per una percentuale limitati di immobili, di adeguare i nuovi obiettivi in funzione della fattibilità economica e tecnica delle ristrutturazioni e della disponibilità di manodopera qualificata.
Bonus Case Green 2023
La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto il bonus acquisto casa green. Tale bonus funziona mediante una detrazione fiscale pari al 50% dell’IVA. Qui di seguito riporto l’estratto della norma:
“Ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, si detrae dall’imposta lorda, fino alla concorrenza del suo ammontare, il 50 per cento dell’importo corrisposto per il pagamento dell’imposta sul valore aggiunto in relazione all’acquisto”.
Il bonus è valido solo per chi compra un’abitazione di classe energetica A o B. L’art. 18 bis che introduce la misura, specifica che la detrazione:
- può essere effettuata solo relativamente agli acquisti fatti entro il 31 dicembre 2023;
- è pari al 50% dell’imposta dovuta sul corrispettivo d’acquisto;
- è ripartita in 10 quote costanti a partire dall’anno in cui sono state sostenute le spese e nei 9 periodi d’imposta successivi.
Se desideri approfondire questo aspetto, ti consiglio di leggere il seguente contributo: “Bonus casa green: come funziona“.
Caldaie e fotovoltaico: gli obblighi dell’UE
Dal 2026 per tutti gli edifici pubblici e commerciali vi sarà l’obbligo di sostituire la caldaia a gas con l’istallazione di pannelli solari. Entro il 2029, dovrà scomparire l’istallazione e acquisto di caldaie a gas, in quanto considerate impianti inquinanti.
L’obbligo dell’istallazione di pannelli solari, è previsto dal 2026 per gli edifici che superano determinate metrature, ed entro il 2030 per tutti gli edifici residenziali.
L’obiettivo è quello di raddoppiare la capacità fotovoltaica europea ed installare 600 nuovi gigawatt entro il 2030, ovvero:
- entro il 2026 dovranno avere i pannelli solari tutti i nuovi edifici commerciali e pubblici con un’area utile maggiore di 250 metri quadrati;
- entro il 2027 l’obbligo sarà previsto anche per gli edifici già esistenti della stessa tipologia;
- dal 2029 l’obbligo di istallazione dei pannelli sarà esteso a tutti i nuovi edifici residenziali.
Tanti si troveranno nei guai perché le case diventano invendibili
La direttiva casa Green ormai è ad un buon punto del suo iter di approvazione. Dal 2030 nel momento in cui la casa verrà venduta o locata, i lavori di adeguamento energetico dovranno essere già stati realizzati.
Pertanto, si avranno le seguenti situazioni:
- la famiglia ricca riuscirà a far fronte al sostenimento di queste spese e si ritroverà con immobili di valore più alto;
- la famiglia meno abbiente probabilmente non riuscirà a sostenere tali spese, con la conseguenza di vedersi l’immobile svalutato o invendibile. Inoltre, sul quale, dovrà continuare a sostenere le spese condominiali e l’IMU.
I vantaggi di una Casa Green
Anche se con la direttiva europea vi sarà un obbligo per tutti di adeguarsi all’efficienza energetica degli edifici, vediamo quali sono i benefici nell’investire in una casa ecologica:
- Comfort domestico;
- Maggior valore dell’immobile;
- Bollette più basse ed incentivi fiscali.
Confort domestico
Vivere in una casa a basso impatto ambientale e a risparmio energetico, significa avere uno spazio domestico confortevole dove poter svolgere le quotidiane attività. Una casa con temperatura interna costante e gradevole, buona luminosità, giusto equilibrio di umidità. Tutti parametri che contribuiscono al maggior benessere ambientale.
Maggior valore dell’immobile
Un’abitazione costruita o ristrutturata in ottica sostenibile acquista sempre più valore economico sul mercato. L’efficienza energetica, infatti, è tra i parametri che rende più appetibile un immobile. Si stima che il valore di un immobile green può aumentare dal 2 al 10% con tempi di vendita dimezzati dagli 8 ai 4 mesi. L’incremento tocca anche i canoni di locazione che possono aumentare dal 2 all’8%.
Bollette più basse e incentivi fiscali
Scegliere soluzioni green per la casa ti consente di beneficiare di un taglio notevole delle bollette di luce e gas. Isolando termicamente tetto e mura perimetrali esterne, riusciresti ad abbattere i costi in bolletta di almeno il 50%. Se invece decidi di istallare pannelli fotovoltaici potresti decurtare la tua bolletta annua di almeno il 75%. Investire nell’efficienza energetica del proprio immobile porta anche ad ottenere incentivi e benefici fiscali, tra cui: bonus facciate, bonus elettrodomestici, bonus verde ed Ecobonus.