Il Decreto Cura Italia, D.L. n. 18 del 17 marzo 2020 “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 70 del 17 marzo e soprannominato “Cura Italia”, è in vigore.
Il Decreto Cura Italia ha introdotto diverse misure a sostegno dei lavoratori, delle famiglie e delle imprese per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Il congedo parentale straordinario è tra le prime misure annunciate per i lavoratori che devono fare i conti con i figli a casa in questo periodo di chiusura delle scuole.
Indice
- Congedo parentale straordinario: che cosa’è?
- Congedo parentale straordinario: a chi spetta?
- Congedo parentale straordinario: dipendenti del settore privato
- Congedo parentale straordinario: dipendenti del settore pubblico
- Congedo parentale straordinario: iscritti alla gestione separata Inps
- Congedo parentale straordinario: lavoratori autonomi iscritti alla gestione dell’INPS
- Chi non ha diritto ai congedi parentali straordinari?
Congedo parentale straordinario: che cosa’è?
Si tratta di un congedo straordinario che prevede un massimo di 15 giorni complessivi. Si può sfruttare per il periodo che va da 5 marzo al 3 aprile e prevede:
- la possibilità di usufruire, per i figli di età non superiore ai 1 anni o con disabilità in situazione di gravità accertata, del 50% del trattamento retributivo in aggiunta del congedo parentale straordinario di 15 giorni.
- chi ha figli tra i 1 e i 16 anni potrà ottenere il congedo straordinario, sempre per 15 giorni, ma senza retribuzione;
- in alternativa al congedo parentale può essere richiesto il bonus baby sitter;
Congedo parentale straordinario: a chi spetta?
Il congedo parentale straordinario può essere richiesto alternativamente tra madre e padre, purché spetta:
- Lavoratori dipendenti privati;
- Genitori lavoratori autonomi iscritti all’Inps;
- Collaboratori;
- Il congedo può essere richiesto anche dai dipendenti pubblici. L’erogazione dell’indennità, nonché l’indicazione delle modalità di fruizione del congedo saranno a cura dell’Amministrazione pubblica.
Congedo parentale straordinario: dipendenti del settore privato
I genitori dipendenti del settore privato, con figli entro i 12 anni di età, verrà riconosciuta una indennità pari al 50% dello stipendio. A tali soggetti sarà assicurata la contribuzione figurativa e pertanto non perderanno nulla per il calco della pensione.
Mentre per i dipendenti privati con figli di età compresa tra i 12 e 16 anni, potranno astenersi dal lavoro per 15 giorni, ma non si vedranno riconosciuto nessun stipendio.
I genitori, dipendenti del settore privato, che, alla data del 5 marzo avevano già in corso una richiesta di congedo parentale “ordinario” , non dovranno fare niente. Questo in quanto si vedranno convertiti i giorni nel nuovo congedo per il coronavirus.
I lavoratori potranno presentare la domanda di congedo parentale tramite una delle seguenti modalità:
- Tramite il servizio online dell’INPS;
- Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
- Attraverso gli enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi
Congedo parentale straordinario: dipendenti del settore pubblico
Sono a cura dell’Amministrazione pubblica, con la quale intercorre il rapporto di lavoro, le modalità di fruizione del presente congedo per i lavoratori dipendenti del settore pubblico.
Come si presenta la domanda?
Tale categorie di soggetti non sono tenuti a presentare la domanda all’INPS. La domanda di concedo è presentata alla propria Amministrazione pubblica secondo le indicazioni dalla stessa fornite.
Congedo parentale straordinario: iscritti alla gestione separata Inps
Qui di seguito i requisiti per accedere al congedo parentale straordinario per i soggetti i soggetti iscritti alla gestione separata inps:
- Genitori con figli anche maggiori di 3 anni e fino a 12 anni di età: per il congedo è riconosciuta un’indennità pari al 50 per cento, di 1/365 del reddito individuato come base di calcolo dell’indennità di maternità.
- Genitori di figli con handicap in situazione di gravità, senza limiti di età purché iscritti a scuole di ogni ordine grado o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale: è riconosciuta per il congedo un’indennità pari al 50 per cento, di 1/365 del reddito individuato come base di calcolo dell’indennità di maternità.
Congedo parentale straordinario: lavoratori autonomi iscritti alla gestione dell’INPS
Qui di seguito i requisiti per accedere al congedo parentale straordinario per i soggetti lavoratori autonomi iscritti alla gestione inps:
- Genitori con figli anche maggiori di 1 anno e fino a 12 anni di età: per il congedo è riconosciuta un’indennità pari al 50 per cento della retribuzione convenzionale giornaliera. Tale indennità è stabilita annualmente dalla legge, a seconda della categoria di lavoro autonomo svolto.
- Genitori di figli con handicap in situazione di gravità, senza limiti di età purché iscritti a scuole di ogni ordine grado o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale: per il congedo è riconosciuta un’indennità pari al 50 per cento della retribuzione convenzionale giornaliera. Tale indennità è stabilita annualmente dalla legge, a seconda della categoria di lavoro autonomo svolto.
Per questa categoria di soggetti non è prevista la sussistenza della regolarità contributiva.
Come si presenta la domanda?
Qui di seguito la modalità per i soggetti lavoratori autonomi iscritti alla gestione inps di presentare la domanda:
- I genitori con figli minori di 1 anno possono presentare domanda all’INPS utilizzando la procedura di domanda di congedo parentale già in uso.
- Genitori con figli di età tra 1 anno e fino ai 12 anni potranno presentare domanda all’INPS. Se la fruizione è precedente alla domanda stessa, sarà possibile farlo anche con effetto retroattivo, decorrente al massimo dal 5 marzo. Questo, attraverso le procedure telematiche per la richiesta di congedo parentale, entro la fine del corrente mese di marzo.
- I genitori con figli di età superiore ai 12 anni portatori di handicap grave possono già usufruire del congedo COVID-19. Saranno tenuti a presentare apposita domanda. Se la fruizione è precedente alla domanda medesima, potranno farlo anche con data retroattiva, decorrente al massimo dal 5 marzo 2020. Questo attraverso la procedura telematica di congedo parentale, la quale sarà disponibile entro la fine del corrente mese di marzo.
- I periodi di congedo parentale “ordinario” eventualmente già richiesti, anche se fruiti durante il periodo di sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole, non potranno essere convertiti nel congedo COVID-19.
Chi non ha diritto ai congedi parentali straordinari?
Per tutte le categorie di lavoratori, non si ha diritto ai congedi parentali straordinari se si rientra in una delle seguenti fattispecie:
- L’altro genitore è disoccupato, non lavoratore o con strumenti di sostegno al reddito;
- se è stato richiesto il bonus baby sitter.