Contratto di locazione per studenti universitari: guida

Il contratto di locazione per studenti universitari rappresenta una particolare fattispecie di contratto, che fa parte delle locazioni ad uso transitorio. Guida per i proprietari di casa e per gli studenti.

Spostarsi dalla propria città per esigenze legate alla frequentazione dell’università è un’esperienza diffusa tra gli studenti. Per i giovani “fuori sede” cercare casa o una stanza, spesso in un’abitazione con altri studenti, è dunque un’esigenza sentita e per questo il legislatore ha ritenuto opportuno intervenire per evitare abusi e prassi irregolari. Il contratto di locazione o contratto di affitto per esigenze abitative di studenti universitari è un particolare tipologia di contratto di locazione ad uso transitorio. Dove un soggetto, il locatore mette temporaneamente a disposizione del conduttore/i (uno o più studenti universitari fuori sede) un immobile destinato ad abitazione e situato nel Comune sede dell’Università (o in un Comune limitrofo). Tutto dietro pagamento di un corrispettivo da determinarsi secondo quanto previsto da appositi accordi territoriali. Per tale tipologia di contratto la legge prevede la durata minima e massima.

Sono tantissime le domande che mi pervengono riguardanti il contratto di locazione per studenti universitari. Per questo motivo, ho deciso di riassumere in questa guida tutte le informazioni che possono esserti utili.

Sei pronto?!? Si comincia!!!

Contratto di locazione per studenti universitari: cosa è?

Il contratto di locazione per esigenze abitative di studenti universitari è un particolare tipo di contratto di locazione a uso transitorio. Con questo tipo di contratto, un soggetto detto locatoresolitamente il proprietario, concede ad un altro soggetto detto conduttore, uno studente universitario fuori sede. Questa tipologia di contratto, deve rispettare due condizioni:

  1. lo studente deve avere la residenza in un Comune diverso da quello in cui frequenta l’università e tale circostanza deve emergere chiaramente dal contatto;
  2. l’immobile concesso in locazione deve trovarsi in un Comune ove ha sede l’università o un corso universitario distaccato o in un Comune limitrofo.

Durata del contratto

La durata della locazione per studenti universitari è connessa ad esigenze di permanenza in una città universitaria per motivi di studio e, di conseguenza, per un periodo di tempo limitato.
La legge delinea il periodo minimo e massimo di durata di questa particolare tipologia di contratto:

  • periodo minimo: 6 mesi;
  • periodo massimo: 36 mesi.

Se le parti pattuiscono un periodo inferiore a 6 mesi, la clausola è nulla e si applica automaticamente la norma sulla durata minima di un semestre.
Similmente, se le parti pattuiscono un periodo superiore a 36 mesi, la clausola è nulla e si applica automaticamente la norma sulla durata massima prevista dalla legge.

Canone di locazione

Per il contratto di locazione per studenti universitari, ai sensi del D.M. 30/12/2002, il canone di locazione è definito sulla base di appositi accordi locali e stabilito in base ad aree omogenee. Tali accordi locali, per la definizione del canone, tengono conto dei valori per aree omogenee ed eventuali zone determinate, è comunque possibile adeguarne l’importo sulla base dell’effettiva durata del contratto, della presenza di clausole particolari o della presenza di arredamento.

Tuttavia, l’importo massimo del canone applicabile non può superare le fasce previste da questi accordi territoriali. A seguito dell’entrata in vigore del D.M. 16.1.2017, i contratti di locazione a canone concordato o assimilati possono essere stipulati anche senza l’assistenza delle associazione dei proprietari e degli inquilini. Come chiarito dalla risoluzione n. 31/E/2018 Agenzia Entrate, i contratti non assistiti possono accedere alla cedolare secca al 10% sono ove ricevano una attestazione di conformità del contenuto economico e normativo del contratto agli accordi territoriali.

Contenuto e forma del contratto

Il contratto di locazione per esigenze abitative di studenti universitari deve essere redatto utilizzando tramite apposito modello. Quest’ultimo predisposto dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture (DM 30 dicembre 2002, Allegato F).
Tale contratto deve contenere obbligatoriamente i seguenti elementi:

  1. La generalità delle parti;
  2. La descrizione e l’ubicazione dell’immobile. Questa deve essere in un Comune sede di ateneo o limitrofo;
  3. Indicazione dell’importo del canone;
  4. Le modalità di versamento;
  5. La durata della locazione;
  6. Deve essere specificato che il conduttore fuori sede è iscritto a un corso universitario presso la locale Università;
  7. Un’apposita clausola con la quale il conduttore dichiara di aver ricevuto le informazioni e la documentazione, comprensiva dell’attestato, in ordine all’attestazione di prestazione energetica. In caso di mancata dichiarazione sia il locatore che il conduttore sono soggetti in solido ad una sanzione amministrativa.

E’ possibile la sublocazione?

Per i contratti di locazioni per studenti universitari è sempre vietata la sublocazione.

Contratto per studenti: spese condominiali

Una componente importante nel contratto di locazione è legata alle spese che il conduttore deve sostenere relative al condominio. Gli art. 9 e 10 della Legge n. 392/1978, stabiliscono che sono a carico del conduttore le spese ordinarie, salvo specifico accordo tra le parti. Per le spese condominiali si intendono le spese attinenti all’utilizzo dell’immobile e alla fornitura dei servizi comuni. Ricordo che, nell’assemblea dei condomini, lo studente ha diritto di voto in ordine alle delibere relative alla gestione dei servizi di riscaldamento e di condizionamento d’aria, in quanto spese a suo carico. Inoltre un diritto di intervento senza voto per le delibere relative alle modificazioni degli altri servizi comuni.

Spese a carico del conduttore

Vediamo qui di seguito quali sono le spese a carico del conduttore:

  • Le spese relative al servizio di pulizia, al funzionamento e alla ordinaria manutenzione dell’ascensore;
  • Le spese relative alla fornitura dell’acqua;
  • Spese dell’energia elettrica;
  • Le spese del riscaldamento e del condizionamento d’aria;
  • Le spese per lo spurgo dei pozzi neri e delle latrine;
  • Infine, le spese per la fornitura degli altri servizi comuni.

Spese a carico del locatore

Vediamo adesso quali sono le spese che restano a carico del proprietario:

  • Spese di amministrazione (compenso all’amministratore, corrispondenza, contabilità);
  • Le eventuali imposte a carico della proprietà come pure le assicurazioni del caseggiato;
  • L’imbiancatura delle parti comuni, la risistemazione del tetto, delle tubature, dei canali di gronda;
  • Opere che abbelliscono, o rendono più comodo o agevole il godimento dell’alloggio (antenna centralizzata, impianto di ascensore o di riscaldamento).

Contratto di locazione per studenti universitari: registrazione

Una volta che è stato redatto il contratto di locazione, una delle due parti dovrà provvedere alla registrazione del contratto. La registrazione lo ricordo è obbligatoria per qualsiasi contratto superiore a 30 giorni. La registrazione del contratto dovrà avvenire entro 30 giorni dalla stipula dello stesso. La registrazione del contratto dovrà avvenire tramite il modello RLI.

Qui di seguito vediamo quali sono i documenti necessari per la registrazione del contratto:

  • Due copie del contratto di locazione per studenti universitari firmate in ogni pagina da entrambe le parti;
  • Una marca da bollo da €. 16,00 per ogni 4 pagine del contratto. Attenzione, se si sceglie la tassazione con cedolare secca questo adempimento non deve essere effettuato;
  • Il versamento dell’imposta di registro con aliquota 2% da calcolare sull’importo del canone di locazione annuo. Pagamento che deve essere effettuato attraverso il modello F24 Elide. Se si sceglie la tassazione con cedolare secca questo adempimento non deve essere effettuato.

Il rinnovo del contratto e il recesso da parte del conduttore

 Il contratto di locazione alla prima scadenza si rinnova automaticamente per un uguale periodo. Questo a meno che il conduttore non comunichi al locatore la disdetta almeno 3 mesi prima della data di scadenza. Al contrario non è prevista una facoltà di disdetta da parte del locatore.
Nei contratti di locazione per esigenze abitative di studenti universitari il conduttore può recedere per gravi motivi. E’ necessaria tuttavia la preventiva comunicazione al locatore da inviarsi almeno 3 mesi prima.
Vediamo il caso in cui via siano più conduttori e a recedere sia solo uno studente. In questo caso gli studenti che rimangono nell’immobile devono comunque provvedere al pagamento dell’intero canone a favore del locatore. Questo con una quota pro capite evidentemente superiore alla precedente. Gli studenti rimasti possono sostituire lo studente che ha lasciato l’immobile con un altro studente, solo se il locatore lo permette.

Cosa fare se lo studente non paga?

Questa è una delle domande che mi vengono poste con più frequenza dai proprietari. Pertanto, vediamo cosa succede in caso di morosità dello studente nel pagamento dei canoni. Oltre che alla naturale scadenza, il contratto di locazione può essere sciolto, su iniziativa del locatore, in un solo caso. Con questo mi riferisco all’ipotesi in cui lo studente non effettui i pagamenti del canone di locazione. il contratto può essere sciolto, se entro 20 giorni dalla scadenza mensile pattuita per il pagamento del canone di locazione, questo non venga pagato al proprietario.

Una volta risolto il contratto il proprietario potrà andare per vie legali per ottenere la convalida di sfratto per morosità. Lo stesso può accadere se lo studente non adempie al pagamento degli oneri condominiali. Nell’ipotesi in cui l’importo non pagato superi complessivamente l’importo di due mensilità del canone.

Agevolazioni fiscali per il proprietario

La stipula di un contratto di locazione per studenti universitari ha il vantaggio di avere delle agevolazioni per il proprietario di casa. Per i contratti di locazione a canone concordato, come quello per studenti universitari sono previste specifiche agevolazioni sulla tassazione per il proprietario. Ai sensi della Legge n 431/98 il proprietario che stipula un contratto a canone concordato per gli studenti fuori sede ha diritto ad una deduzione Irpef del 30% del canone. Oltre alla deduzione ordinaria del 5%. Si tratta di una agevolazione importante, pertanto deve essere valutata attentamente rispetto all’opzione della cedolare secca. Ricordo che per gli affitti a studenti universitari è possibile optare per la cedolare secca al 10%. Questo in sostituzione della tassazione ordinaria Irpef, con la possibilità di esenzione dal versamento di imposta di bollo e di registro in sede di registrazione del contratto. E’ importante valutare la convenienza di un regime piuttosto che un altro sulla base della propria situazione fiscale personale. Se ti serve un commercialista esperto che possa aiutarti in questo al termine dell’articolo troverai come contattarmi.

Detrazione fiscale per gli studenti universitari

In un contratto di locazione per studenti universitari le agevolazioni non riguardano solo il proprietario di casa. Sono previste, infatti, specifiche agevolazioni anche per gli studenti. Per te che sei uno studente, infatti, è prevista la possibilità di portare in detrazione dell’Irpef il 19% dell’affitto annuo pagato. Questo entro il limite massimo di 2.633 euro annue. La detrazione, in pratica, ti permette di recuperare sotto forma di minori imposte da pagare il 19% dell’importo sostenuto per il canone di affitto. La detrazione spetta a condizione che l’università sia ubicata in un Comune:

  • Diverso da quello in cui lo studente ha la propria residenza anagrafica;
  • Distante da quest’ultimo almeno cento chilometri;
  • Sito in un altra Provincia rispetto a quella di residenza.

Le condizioni devono essere rispettate congiuntamente. Per quanto riguarda la verifica della distanza dei 100 km è possibile fare riferimento alla distanza chilometrica più breve tra il Comune di residenza e quello in cui ha sede l’università. Questa, può essere calcolata con riferimento ad una qualsiasi delle vie di comunicazione esistenti, ad esempio ferroviaria o stradale. Se sei ancora a carico dei tuoi tuoi genitori saranno questi che avranno la possibilità di sfruttare questa agevolazione fiscale.

La circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 18/E/2009 ha chiarito che Il beneficio fiscale non può valere per i contratti di locazione di unità immobiliari situate all’estero per corsi universitari in Italia.

Detrazione per gli studenti universitari all’estero

Alle stesse condizioni e limiti è prevista la detrazione:

  • Agli studenti iscritti ad un corso di laurea presso un’università ubicata nel territorio di uno Stato membro dell’Unione Europea o in uno degli Stati aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo, con i quali sia possibile lo scambio di informazioni;
  • Ai canoni derivanti da contratti di locazione e di ospitalità, ovvero da atti di assegnazione in godimento, stipulati dai suddetti studenti ai sensi della normativa vigente nello Stato estero in cui è situato l’immobile.

Consulenza

Hai necessità di redigere un contratto per studenti universitari? 

Grazie alla nostra esperienza nel settore, maturata nel corso degli anni, siamo in grado di mettere a tua disposizione una vasta gamma di servizi che vanno dalla redazione del contratto, alla registrazione fino alla consulenza per ottenere il maggior risparmio fiscale.

Il nostro studio, se lo vorrai, effettuerà insieme a te delle valutazioni per individuale la forma migliore per mettere a reddito il tuo immobile.

Dalle locazioni turistiche alle strutture ricettive extralberghiere ( Casa vacanze, bed and breakfast, affittacamere etc.)

Compila il form di contatto seguente e potrai metterti in contatto con noi. Ti risponderemo al più presto e potrai risolvere i tuoi dubbi.

Lascia un commento

Ti Piace questo articolo? Condividilo..