Covid-19: pulizia e sanificazione in azienda

Agli inizi di questa fase 2 sono tante le attività che riaprono i battenti. Mai come adesso è indispensabile attenersi scrupolosamente alle prescrizioni in materia di igiene e sicurezza sul lavoro. Vediamo insieme, nel dettaglio, quali sono le norme di pulizia e sanificazione che le aziende dovranno attivare per contrastare il Covid-19.

Sei pronto? Partiamo!

Sanificazione, pulizia, disinfezione, disinfestazione: un po’di chiarezza lessicale

Partiamo dal principio. Proviamo a capire cosa si intende per sanificazione sul luogo di lavoro.

Con il termine sanificazione ci si riferisce all’insieme di procedimenti e operazioni per rendere sani gli ambienti, mediante attività di pulizia, di disinfezione, di disinfestazione. Questo si attua tramite il controllo e il miglioramento delle condizioni del microclima per quanto riguarda temperatura, umidità e ventilazione ovvero per quanto concerne illuminazione e rumore.

Quando si parla di sanificazione, dunque, stiamo descrivendo un’attività complessa che comprende al suo interno azioni di pulizia, di disinfezione e di disinfestazione. Vediamo cosa si intende con questi termini:

  • pulizia: insieme di procedimenti e operazioni per rimuovere polveri, materiale non desiderato o sporcizia da superfici, oggetti e ambienti;
  • disinfezione: insieme di procedimenti e operazioni atti a rendere sani gli ambienti, tramite la distruzione o l’inattivazione di microrganismi patogeni;
  • disinfestazione: insieme di procedimenti e operazioni aventi lo scopo di distruggere piccoli animali, sia perché parassiti, vettori o riserve di agenti infettivi, sia perché molesti, e specie vegetali non desiderate.

Covid-19: pulizia e sanificazione, norme da seguire

Secondo il protocollo del 14 marzo 2020, si prescrive che l’azienda:

  • garantisca una pulizia giornaliera di tutti gli ambienti di lavoro, in particolare dei locali, delle postazioni, delle aree comuni e di quelle di svago;
  • provveda ad una sanificazione periodica di tutti i suddetti ambienti di lavoro;
  • preveda inoltre una pulizia quotidiana a fine turno di oggetti da lavoro quali schermi, tastiere, mouse e simili, avvalendosi di idoneii detergenti;
  • assicuri una sanificazione periodica di tali oggetti;
  • in caso di presenza di impianti di areazione provveda a sanificarli periodicamente, o, in alternativa, al loro spegnimento, garantendo comunque la massima ventilazione possibile;
  • qualora si sia manifestato un caso di Covid-19, è obbligata a procedere con la pulizia, sanificazione e adeguata ventilazione degli ambienti di lavoro, secondo quanto disposto dalla Circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute.

Secondo l’ordinanza del Presidente della Giunta Regionale n. 38 del 18 Aprile 2020 la periodicità della sanificazione deve intendersi con frequenza di almeno una volta al giorno e, comunque, in funzione dei turni di lavoro. Deve inoltre essere garantito quanto più possibile il ricambio dell’aria.

L’azienda, inoltre, secondo quanto stabilito dal Ministero della Salute può organizzare interventi particolari o periodici di pulizia, ricorrendo agli ammortizzatori sociali (anche in deroga).

Covid-19: disattivare il virus

Numerosi studi attestano che il Covid-19 è in grado di sopravvivere anche sulle superfici inanimate per un periodo di circa 9 giorni, in condizioni ottimali di umidità e temperatura.

Il virus si disattiva tramite adeguate procedure di sanificazione, avvalendosi dell’utilizzo di disinfettanti quali:

  • ipoclorito di sodio (0.1% -0,5%);
  • etanolo (62-71%);
  • perossido di idrogeno (0.5%).

Covid-19: quali disinfettanti usare nei luoghi di lavoro

Vediamo più nel dettaglio quali sono le soluzioni efficaci per la pulizia degli ambienti di lavoro, secondo quanto dispone la suddetta circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020. L’acqua e i detergenti comuni, infatti, non sono sufficienti a disattivare una potenziale presenza del virus.

Di conseguenza, la pulizia dei luoghi di lavoro deve essere particolarmente accurata e articolata in due momenti:

  • primo step: pulire accuratamente con acqua e detergenti comuni;
  • secondo step: disinfettare le superifici con prodotti a base di cloro a una concentrazione di 0,1% e 0,5% di cloro attiva, oppure con etanolo al 70% o con altri disinfettanti virucidi.

Si raccomanda di ventilare adeguatamente la stanza durante le azioni di pulizia e disinfezione.

Occorre ovviamente prestare attenzione alla pulizia e disinfezione delle superfici maggiormente toccate, quali: muri, porte, maniglie, finestre, interruttori, servizi igienici.

Covid-19: pulizia e sanificazione, chi se ne occupa?

Le operazioni di pulizia devono essere necessariamente effettuate da addetti provvisti di DPI (dispositivi di protezione individuale). In particolare, tale personale deve essere dotato di:

  • filtrante respiratorio FFP2 o FFP3;
  • protezione facciale;
  • guanti monouso;
  • camice monouso impermeabile a maniche lunghe.

Gli addetti alle pulizie devono inoltre attenersi scrupolosamente alle misure indicate per la svestizione e la rimozione di tali DPI.

Dopo l’utilizzo, i DPI monouso devono essere smaltiti come materiale
potenzialmente infetto
.

Una domanda frequente circa l’attività di sanificazione è se tali interventi debbano essere necessariamente eseguiti da ditte esterne opportunamente qualificate oppure no. La risposta è semplice: no. Tali adempimenti possono essere effettuati sia da ditte esterne (con rilascio di certificazione) sia da personale interno (con autodichiarazione), purché siano ordinariamente registrate dal datore di lavoro o da un suo delegato.

Covid-19 e sanificazione: credito di imposta

L’articolo 30 del Decreto Liquidità n. 23 dell’8 aprile 2020 prevede incentivi per favorire la sanificazione dei luoghi di lavoro e per l’acquisto di DPI adeguati.
In particolare i soggetti che esercitano attività d’impresa, arte o professione, possono usufruire di un credito d’imposta per:

  • spese di sanificazione dei luoghi e degli strumenti di lavoro;
  • acquisto di DPI (mascherine chirurgiche o Ffp2 e Ffp3, guanti, visiere di protezione, occhiali protettivi, tute protettive, calzari…);
  • spese per altri dispositivi di sicurezza per tutelare i lavoratori e garantire la distanza di sicurezza interpersonale, come barriere e pannelli protettivi;
  • acquisto di detergenti mani e idonei disinfettanti.

Tale credito d’imposta è attribuito, fino ad un massimo di euro 20.000 per ogni beneficiario e nella misura del 50% delle spese sostenute nel periodo d’imposta 2020.

Covid-19: sanificazione con l’ozono

Un valido ed efficace metodo di sanificazione è quello operato tramite l’ozono. Questo elemento ha infatti un forte potere ossidante, che permette la sterilizzazione degli ambienti, eliminando batteri, virus, spore, muffe ed acari. Risulta dunque molto efficace anche nell’annientamento del Covid-19.
L’ozono è prodotto da appositi apparecchi, gli ozonizzatori, che convertono l’ossigeno dell’aria in ozono. Questo processo viene chiamato ozonizzazione.

Covid-19: uso in sicurezza dei prodotti durante la sanificazione

Dato che, come abbiamo visto, l’azienda può occuparsi della sanificazione anche senza ricorrere a ditte specializzate, è opportuno che osservi misure di sicurezza per evitare i rischi connessi all’uso di prodotti chimici quali detergenti e disinfettanti. In particolare:

  • non mescolare prodotti chimici diversi pensando di ottenere risultati più efficaci nell’eliminazione del virus: è altamente rischioso oltre che inutile;
  • fare attenzione alle sostanze volatili dei prodotti chimici utilizzati per pulire e sanificare: possono provocare irritazione e tossicità;
  • aereggiare bene i locali durante le operazioni di pulizia e sanificazione;
  • attenersi scrupolosamente alle indicazioni riportate sulle etichette dei prodotti utilizzati;
  • utilizzare guanti e idonei DPI durante le operazioni di pulizia e sanificazione.

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