Conseguenze e soluzioni in caso di compilazione errata dei dati identificativi del destinatario della Fattura. Destinatario Errato della Fattura Elettronica.
Quale procedura è necessario utilizzare in caso di emissione di Fattura Elettronica con Destinatario Errato?
Tra i nostri clienti di Studio, una delle principali domande che ci stanno facendo sulla Fattura Elettronica è questa.
La possibilità di emettere una fattura con destinatario errato è plausibile, e lo è ancora di più quando si deve prendere confidenza con una procedura nuova di emissione della fattura.
In questo articolo voglio spiegarti conseguenze e soluzioni applicabili in casi di Destinatario Errato della Fattura Elettronica.
Di seguito troverai in dettaglio le casistiche di errore, e le possibilità di porvi rimedio.
Indice
DESTINATARIO ERRATO DELLA FATTURA ELETTRONICA: LE CASISTICHE
Le principali casistiche di Destinatario Errato nella Fattura Elettronica possono essere sintetizzate nelle seguenti.
Si tratta di casistiche in cui il cessionario/committente è un soggetto residente o, comunque, identificato in Italia.
I casi possibili sono:
- Emissione di fattura al cliente con indicazione di partita IVA/codice fiscale inesistente;
- Emissione di fattura al cliente con indicazione di partita IVA/codice fiscale cessato;
- Ricevimento di fattura per operazioni inesistenti.
Nate naturalmente ogni casistiche ha delle proprie peculiarità delle proprie conseguenze e modalità di rimedio.
Vediamo, nel dettaglio, le singole casistiche.
FATTURA ELETTRONICA CON PARTITA IVA O CODICE FISCALE INESISTENTE
La prima fattispecie di Destinatario Errato della Fattura Elettronica riguarda la Partita IVA o Codice Fiscale inesistente.
Si tratta della fattispecie in cui Partita IVA o Codice Fiscale sia errato perché mai esistito.
Il Sistema di Interscambio controlla il dato riportato nel file Xml della Fattura Elettronica.
Viene effettuato un controllo sul dato del Codice Fiscale o della Partita IVA per verificare che sia presente in Anagrafe Tributaria. Questo indipendentemente dal fatto che lo stesso sia o meno formalmente corretto.
In caso di esito negativo del controllo il Sistema di Interscambio emette una Ricevuta di Scarto. Ricevuta notificata all’emittente. La conseguenza è che la fattura è considerata non emessa.
Quindi, si dovrà procedere all’emissione di una nuova Fattura Elettronica.
FATTURA CON PARTITA IVA O CODICE FISCALE CESSATO
Altra fattispecie di Destinatario Errato nella Fattura Elettronica riguarda il Codice Fiscale o la Partita IVA cessata.
Il caso si verifica quando viene indicata una Partita IVA o Codice Fiscale realmente esistenti in Anagrafe Tributaria, ma cessati.
Classico caso è quello di una Partita IVA chiusa prima dell’emissione di questa fattura. Oppure il caso di una persona deceduta qualche giorno prima.
Questa circostanza non determina uno scarto della Fattura da parte del Sistema di Interscambio.
La Fattura, quindi, è considerata regolarmente emessa.
In una situazione come questa, tuttavia, l’Agenzia delle Entrate potrà eventualmente effettuare dei controlli successivi.
Si tratta di controlli di riscontro per appurare la veridicità dell’operazione effettuata. Dietro la quale, in alcuni casi, potrebbero anche nascondersi delle Frodi.
FATTURA PER OPERAZIONI INESISTENTI
Altra fattispecie di errore che potrebbe capitare è quello di vedersi recapitare una fattura per una operazione non effettuata.
Si tratta molto spesso di Fatture False.
Può essere il caso di una fattura ricevuta per una operazione mai effettuata o addirittura una fattura ricevuta da un cessionario/committente sconosciuto.
Si tratta di fattispecie che capitano molto più spesso di quanto si possa pensare.
Cosa fare in una situazione come questa?
La prima cosa da dire è che la procedura di invio e ricezione della Fattura Elettronica non prevede la possibilità di rifiuto.
Non è possibile, infatti, comunicare di non voler ricevere una fattura. Solo la Pubblica Amministrazione ha facoltà di rifiutare la ricezione di una fattura.
La situazione non è semplice.
In caso di contestazione deve essere il destinatario (azienda, professionista o anche consumatore finale) a doversi attivare per chiede al fornitore l’emissione di una nota di credito.
Nota di credito anch’essa elettronica, a storno della fattura erroneamente emessa.
Come chiarito dall’Agenzia delle Entrate l’eventuale contestazione dovrà essere effettuata esclusivamente attraverso i canali tradizionali. Di persona, via e-mail, telefono, servizio postale, etc.
CONTROLLI DA PARTE DEL SISTEMA DI INTERSCAMBIO
In tema di controlli dal parte del Sistema di Interscambio può essere opportuno fare qualche precisazione.
Il Sistema di Interscambio, di per se non effettua alcun tipo di controllo di coerenza.
Questo vuol dire che non vi è alcun riscontro tra i dati identificativi del soggetto, come Partita IVA e Codice fiscale con i suoi altri dati. Come ad esempio la denominazione o il nome e cognome.
Se la Fattura Elettronica riporta per errore i dati di altro soggetto rispetto alla partita IVA la fattura si intende emessa nei confronti del soggetto titolare della partita IVA/codice fiscale indicati.
NOTA DI CREDITO IN CASO DI ERROREA
L’aspetto più importante da sottolineare è che con la Fattura Elettronica le possibilità di correzione di una fattura passano attraverso la Nota di Credito.
Quando una Fattura Elettronica passa il controllo di SdI ed è validamente emessa, in caso di errore, si deve necessariamente passare dall’emissione della Nota di Credito.
La Fattura, come detto, non può mai essere rifiutata, quindi per la correzione è necessaria l’emissione di un nuovo documento.
Si tratta della nota di credito chiamata ad annullare gli effetti della fattura emessa. A quel punto, e solo allora, si potrà intervenire per emettere una nuova fattura corretta.
Salve, abbiamo emesso una nota d’accredito che ritornava una fattura però ho sbagliato nella nota la PEC mentre P.I. e C.I. sonno corretti. Il cliente mi avvisa che non ha ricevuto la nota d’accredito. Verificando la nota risulta non scartata. Ho bisogno del vostro aiuto. Cordialmente Elda.
Salve Elda, se lei ha ricevuto la “ricevuta di avvenuta consegna” della nota di credito inviata elettronicamente, allora non deve preoccuparsi di altro. Se il documento non è arrivato alla PEC del destinatario è sicuramente un problema che lei non può risolvere. La procedura da lei adottata è corretta. Se non ha avuto “ricevuta di avvenuta consegna”, ma l’impossibilità di recapito, allora le cose cambiano.
Salve. Abbiamo emesso una fattura con una annotazione errata (abbiamo inserito, per errore, una nota “storno merce rif fatt…n° del.che ovviamente sulla fattura non andava inserita). Nel caso in cui l’errore sia una nota o una descrizione di un articolo errato come è possibile risolvere il problema? Grazie mille
Salve Nicole, se la fattura elettronica è stata spedita occorre fare nota di credito e riemettere la fattura.
Buongiorno,
ho emesso una nota di credito alla società X indicando una P.IVA errata che, tuttavia, appartiene ad una società Y esistente.
Ora la società Y ha una nota di credito per una fattura mai ricevuta (perché mai emessa).
Come si procede, in questi casi, per “annullare” la nota di credito sbagliata?
Grazie mille per l’aiuto.
L’unica cosa che mi viene in mente è emettere una fattura che annulli l’importo della nota di credito emessa a quell’azienda.
Buongiorno, abbiamo emesso una fattura elettronica con l’intestazione completamente errata, il cliente ci ha fornito
i dati sbagliati, l’unica cosa giusta è la partita iva. Cosa dobbiamo fare? Emettere una nota di credito con i dati sbagliati a storno e di seguito una fattura con i dati corretti? Anche il ddt contiene i dati sbagliati. Ne va emessa una nuova? Grazie e cordiali saluti.
Salve Alessia, probabilmente se i dati sono errati la E-fattura verrà scartata e potrete riemetterla corretta. Altrimenti occorre passare da nota di credito e riemissione della fattura.
Buongiorno,
per errore abbiamo emesso una fattura con una partita iva cessata, intestazione esatta (solo la partita iva errata e soprattutto cessata) cosa dobbiamo fare per risolvere il problema? Certo il cliente non ha ricevuto la fattura….noi non ci siamo accorti dell’errore….
Grazie
Se non c’è stato scarto della fattura dovete emettere nota di credito e riemettere la fattura corretta.
salve mi sono resa conto che ho emesse diverse fatture con PARTITA IVA\CODICE FISCALE ESATTO.
ma con un numero\lettera del codice PEC errato es: anzichè inserire una I (i grande) ho inserito un 1
cosa succede ?
ps: le fatture hanno passato regolarmente i controlli .
Se la fattura è stata regolarmente consegnata con ricevuta non ci sono stati problemi.
Buon giorno, ho emesso una fattura ad un cliente con i dati del destinatario corretti, ma con il codice identificativo di un altro cliente. Cosa devo fare? Grazie.
Salve Elena, deve emettere nota di credito e riemettere fattura corretta.
BN DI VOLEVO CHIEDERLE I QUESTO PROBLEMA
HO EMESSO TRE FATTURA AD UN PRIVATO.AD UNA DI QUESTE
HO RIPORTATO IL COGNOME IDENTICO DEL NOME
NOME: ANGELO COGNOME: ANGELO
CODICE FISCALE,INDIRIZZO ESATTO.
COME COMPORTARMI IN QUESTO CASO NON RICEVENDO LA CONSEGNA
ESSENDO UN PRIVATO?
LA RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE
PEPPE
Salve, se la fattura non ha dato scarto significa che è consegnata, l’errore non è rilevante perché la persona fisica viene individuata dal codice fiscale.
Salve, è stata emessa a dicembre 2019 una fattura con tutti i dati corretti (indirizzo di residenza, nome, cognome, CF) però è stato commesso un errore di battitura nella descrizione della fattura ovvero l’indirizzo dove sono stati eseguiti i lavori (immobile di mia proprietà). Essendo una fattura per dei lavori di ristrutturazione (viene riportato anche il numero di protocollo della CILA) occorre fare la nota credito e riemettere la fattura?
Grazie
La procedura è sempre quella di emissione della nota di credito e riemissione della fattura.
Buongiorno, noi abbiamo ricevuto una nota credito ma non ci è mai pervenuta la fattura, come doobiamo comportarci,soprattutto va registrata?
Tutti i documenti devono essere registrati, occorre contattare l’azienda emittente per capire come correggere la situazione, magari attraverso l’emissione di una fattura.