Detrazione spese notarili acquisto casa: quando spetta?

Quando è possibile detrarre la fattura emessa dal notaio? Quanto è l’importo massimo della detrazione spettante? Come indicarla in dichiarazione dei redditi?

La detrazione spese notarili rappresenta un onere che è possibile portare in detrazione quando stipuliamo un contratto di mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale.

In questo contributo esamineremo nel dettaglio, quali sono gli oneri accessori sui quali è consentita la detrazione. Inoltre vedremo l’importo massimo che è consentito portare in detrazione. Infine ci concentreremo su dove devono essere indicati tali oneri in sede di dichiarazione dei redditi.

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Detrazione spese notarili mutuo

La detrazione spese notarili rappresentano una delle voci che rientrano nel computo delle detrazioni per gli interessi passivi ed oneri accessori relativi al mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale.

Per quanto riguarda la fattura emessa dal notaio per il contratto di mutuo relativo all’abitazione prima casa del contribuente, è detraibile al 19%:

  1. l’onorario del notaio per la stipula del contratto di mutuo. Sono escluse dalla detrazione le spese sostenute per il contratto di compravendita.
  2. le spese sostenute dal notaio per conto del cliente quali, ad esempio, l’iscrizione e la cancellazione dell’ipoteca.

Qui di seguito riporto un estratto della circolare n. 95 del 2000 pubblicata dall’Agenzia delle Entrate:

“Tra gli oneri accessori detraibili unitamente agli interessi passivi, vanno indicate anche le spese notarili. Queste comprendono sia l’onorario del notaio con riferimento alla stipula del contratto di mutuo, che le spese che il notaio sostiene per conto del cliente quali, ad esempio l’iscrizione e la cancellazione dell’ipoteca. Non sono, ovviamente, detraibili le spese notarili sostenute con riferimento al contratto di compravendita dell’immobile. Tra gli oneri fiscali deve comprendersi anche l’imposta sostitutiva sul capitale prestato.”

Nel caso in cui la fattura del notaio riporti sia l’onorario per la stipula del contratto di mutuo che le spese sostenute per il contratto di compravendita è opportuno che i due importi siano dichiarati separatamente in fattura. Questo in quanto solo le prime danno diritto alla detrazione.

Quali sono gli oneri accessori del mutuo che possono essere detratti?

Oltre alle spese notarili relative al mutuo, nel modello redditi possono essere portate in detrazione tutti gli oneri accessori necessari alla stipulazione del contratto stesso.

Qui di seguito, il dettaglio degli oneri che è possibile detrarre:

  • le spese di perizia;
  • le spese di istruttoria;
  • la commissione richiesta dagli istituti di credito per la loro attività di intermediazione;
  • la provvigione per scarto rateizzato nei mutui in contanti;
  • la penalità per anticipata estinzione del mutuo;
  • le quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione;
  • le perdite su cambio, per i mutui contratti in valuta estera;
  • l’imposta per l’iscrizione o la cancellazione di ipoteca;
  • l’imposta sostitutiva sul capitale prestato.

Spese relative al mutuo che non si possono detrarre

Qui di seguito tutti gli oneri relativi al mutuo che non si possono portare in detrazione:

  • per l’assicurazione dell’immobile, neppure qualora l’assicurazione sia richiesta dall’istituto di credito che concede il mutuo, quale ulteriore garanzia nel caso in cui particolari eventi danneggino l’immobile, determinando una riduzione del suo valore ad un ammontare inferiore rispetto a quello ipotecato;
  • per la mediazione immobiliare (agenzie immobiliari);
  • l’onorario del notaio per il contratto di compravendita;
  • le imposte di registro, l’Iva, le imposte ipotecarie e catastali.

Spese notarili: limite di detrazione

Il limite massimo di spesa detraibile è pari a 4.000 euro. In questo limite sono ricompresi tutti i costi che rientrano nella voce degli oneri accessori e degli interessi passivi detraibili relativi alla stipula del mutuo per la prima casa.

Esempio

Poniamo il caso di un soggetto che nel corso del 2018 abbia stipulato un contratto un mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale. Ipotizziamo che abbia pagato 1000 euro di interessi passivi e 2.000 euro di spese notarili. La spesa da indicare nel modello redditi dovrà essere considerata nel suo complesso, e quindi paria ad € 2.700 euro. Il soggetto pertanto si potrà portare in detrazione il 19% sul totale di 2.700 euro.

Detrazione spese notarili: come compilare il modello redditi e il modello 730

Vediamo adesso dove deve essere indicata la detrazione fiscale relativa alle spese notarili pagate dal contribuente.

Questo varia a seconda se il soggetto sia tenuto a presentare il modello 730 o se debba presentare il Modello Redditi.

Compilazione modello 730

Il contribuente che ha pagato spese notarili nel corso del 2018, dovrà indicare tali oneri in dichiarazione per poter beneficiare della detrazione. Nel caso in cui tale soggetto presenti il modello 730/2019, tali spese dovranno essere indicate nel Quadro E, Sezione I al rigo E7.

Tale rigo è denominato appunto ” interessi per mutui ipotecari per l’acquisto dell’abitazione principale”.

La circolare n. 7/E del 2018 pubblicata dall’Agenzia delle Entrate, emerge che, possiamo avere le seguenti casistiche:

  • mutui ipotecari per abitazione principale, contratti infatti per l’acquisto dell’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale (rigo E7);
  • Dei mutui ipotecari stipulati prima del 1993 su immobili diversi da quelli utilizzati come abitazione principale (righi da E8 a E10 codice 8);
  • mutui (anche non ipotecari) contratti nel 1997 per effettuare interventi di manutenzione, restauro e ristrutturazione su tutti gli edifici compresa l’abitazione principale (righi da E8 a E10 codice 9);
  • mutui ipotecari contratti a partire dal 1998 per la costruzione e la ristrutturazione edilizia di unità immobiliari da adibire ad abitazione principale (righi da E8 a E10 codice 10);
  • prestiti e mutui agrari di ogni specie (righi da E8 a E10 codice 11).

Compilazione Modello Redditi 2019

Vediamo adesso dove devono essere indicate in dichiarazione dei redditi, le spese notarili relativi alla stipula di un contratto di mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale.

Tali spese devono essere indicate nel quadro RP, nel rigo RP7.

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