Il Dl Sostegni Bis ha introdotto delle agevolazioni per la richiesta mutuo under 36. Tra queste vi è la garanzia statale fino all’80% del valore dell’immobile e l’azzeramento delle imposte. Ma per ottenere questi incentivi è necessario rispettare alcuni requisiti.
Con la pubblicazione del Decreto Legge 25 maggio 2021 n. 73, “Misure urgenti connesse all’emergenza COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani e i servizi territoriali” (c.d. “Decreto sostegni bis”), cosi come convertito, con modificazioni, dalla Legge 23 luglio 2021 n. 106, sono state emanate nuove importanti disposizioni. Tra queste il Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa. In modo particolare l’agevolazione riguarda i giovani under 36 con un Isee inferiore a 40.000 euro.
Vediamo in questo contributo quali sono i requisiti per poter beneficiare dell’agevolazione mutuo under 36 e come richiederlo.
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Indice
Agevolazione mutuo under 36: in cosa consiste
L’agevolazione mutuo under 36 consiste in uno speciale fondo di garanzia che permette di accendere un mutuo con garanzia statale fino all’80% della quota capitale. Il Fondo ti potrà garantire fino all’80% della quota totale sui finanziamenti di acquisto, ristrutturazione e miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobile da adibire a prima casa. Il Decreto Sostegni, oltre al fondo di garanzia, prevede una serie di agevolazioni per gli under 36 prima casa:
- l’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale sugli atti di compravendita, nuda proprietà e usufrutto di case di abitazione (purché non di lusso;
- l’esenzione dell’imposta sostitutiva sull’atto di mutuo;
- un credito d’imposta per l’IVA pagata sul valore della casa che potrà essere utilizzato in compensazione nella successiva dichiarazione IRPEF o per l’imposta di registro negli atti di donazione o successione.
Agevolazione mutuo under 36: requisiti
Per accedere all’agevolazione mutuo under 36 è necessario rispettare determinati requisiti:
- Giovani under 36 anni;
- Isee fino a 40 mila euro annui;
Oltre a questi requisiti, il richiedente alla data di presentazione della domanda di mutuo, non deve essere proprietario di altri immobili ad uso abitativo. Restano esclusi quelli acquistati per successione mortis causa, anche in comunione con altri successori, e in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli.
L’immobile ad uso abitativo deve essere sito nel territorio nazionale. Inoltre non deve rientrare nelle categorie catastali A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici) e non deve avere le caratteristiche di lusso. Quest’ultime, sono indicate nel decreto del Ministero dei lavori pubblici in data 2 agosto 1969, n. 1072.
Il mutuo ipotecario deve essere di importo non superiore a 250 mila euro.
Cosa deve essere inserito nel modulo?
Vediamo adesso quali sono le informazioni da inserire nel modello da presentare. Nel modulo va dichiarato di non essere proprietario/i di altri immobili a uso abitativo. Restano esclusi quelli per il quale il/i sottoscritto/i abbia/abbiano acquistato la proprietà per successione a causa di morte, e che siano in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli. Sono previste tre tipologie di acquisto:
- “semplice”;
- con interventi di ristrutturazione con accrescimento dell’efficienza energetica;
- acquisto con accollo da frazionamento (da costruttore).
Va indicata l’unità immobiliare (la quale non può essere un immobile di lusso; va indicato che non rientra nelle categorie catastali A1, A8 e A9, ovvero rispettivamente abitazioni signorili, ville, castelli e palazzi).
Tempi per presentare la domanda
La domanda di accesso al Fondo va presentata direttamente alla Banca o Intermediario finanziario aderente all’iniziativa cui si richiede il mutuo. E’ possibile consultare l’elenco delle banche ad oggi aderenti, sul sito di Abi e su quello di Consap. Dovrà essere utilizzata l’apposita modulistica per la richiesta di accesso al Fondo di garanzia per la prima casa.
Le richieste potranno essere presentate solo dopo che la banca abbia assicurato l’operatività a favore della propria clientela. Il termine previsto è nei 30 giorni lavorativi dall’adesione della banca al fondo.
Quali sono i tempi per una risposta?
Consap entro 20 giorni comunica alla banca l’ammissione alla garanzia. La banca entro 90 giorni comunica a Consap il perfezionamento del mutuo garantito. In caso contrario comunicherà la mancata erogazione del mutuo. In quest’ultimo caso la garanzia decade. È sempre possibile chiedere alla banca la documentazione attestante l’avvenuto invio della domanda a Consap.
Cosa conviene fare
Aldilà delle agevolazioni del Fondo di garanzia, è sempre importante mettere a confronto le varie offerte di mutuo al momento presenti sul mercato. Vediamo qui di seguito alcune delle offerte di mutuo più vantaggiose, sia a tasso fiso che variabile.
Mutui under 36 a tasso fisso
Webank.it, Mutuo Fisso IRS GREEN : rata mensile di 385,42 euro, Tan 0,99% e Taeg 1,04%, assicurazione obbligatoria e gratuita della casa, perizia gratuita, spesa per l’istruttoria di 500 euro. Riduzione del tasso di interesse applicato pari a 0,10 punti percentuali se si effettuano interventi di efficientamento energetico fornendo alla banca un nuovo Attestato di Prestazione Energetica (APE) che attesti il miglioramento di almeno due classi energetiche.
Mutuo under 36 Intesa Sanpaolo: il Mutuo Giovani Fondo di Garanzia Prima Casa è il secondo prodotto a tasso fisso più conveniente di Intesa Sanpaolo con rata mensile di 388,73 euro, Tan 1,05%, Taeg 1,14%, spese di perizia di 320 euro, istruttoria a carico della Banca e spese di incasso rata e di gestione a zero
Mutui under 36 a tasso variabile
Con le stesse condizioni ma a tasso variabile le migliori offerte sono le seguenti:
Mutuo under 36 Intesa Sanpaolo: Mutuo Giovani Fondo di Garanzia Prima Casa, rata mensile è di 364,05 euro al mese, Tasso Variabile 0,40% e Taeg 0,48%, spese di perizia 320 euro, istruttoria gratuita, stesse agevolazioni che per la stessa offerta a tasso fisso.
Mutuo under 36 Unicredit: Mutuo Tasso Variabile, rata mensile di 364,05 euro, Tan 0,60% e Taeg 0,70%. L’istruttoria e la perizia costano rispettivamente 500 e 250 euro, spese periodiche gratuite.