Quali sono le vie per potenziare il tesoro contributivo validi per quota 100? Quali invece non sono validi per pensione quota 100? In questo contributo risponderemo in modo esaustivo a queste domande.
La nuova riforma delle pensioni è contenuta nel Titolo II del decreto approvato il 17 gennaio 2019 dal Consiglio dei ministri. Tale decreto è stato firmato dal presidente della Repubblica e attende l’approvazione in Parlamento per la conversione in legge. Per aderire a Quota 100 oltre ai 62 anni di età, gli assicurati dovranno avere entro fine 2021 almeno 38 anni di contributiIn questo contributo vedremo quali sono tutte le vie per potenziare il tesoro contributivo validi per quota 100. Soffermando l’attenzione sui vantaggi e gli svantaggi che questo comporta.
Sei pronto?!? Si comincia!!!
Indice
- Quota 100 – esigenza di recuperare i contributi “perduti”
- Riscatto oneroso della laurea o di periodi svolti all’estero non coperti da contribuzione
- Cumulo contributivo gratuito solo tra le gestioni inps
- Ricongiunzione da casse privatizzate per iscritti ad Albo
- Rottamazione dei debiti contributivi
- Accredito gratuito del servizio militare
- Bonus per i disabili (Legge n. 388/2000)
- Consulenza
Quota 100 – esigenza di recuperare i contributi “perduti”
L’art. 14 del Decreto Legge n. 4 del Decreto Legge approvato il 17 gennaio 2019, definisce che, possono beneficiare alla pensione quota 100 tutti i lavoratori che hanno compiuto 62 anni di età e che hanno versato almeno 32 anni di contributi.
Il Decreto Legge ha definito che, la possibilità di lasciare il mondo del lavoro da aprile non spetterà a tutti. Ne potranno beneficiare solo coloro i quali hanno maturato i requisiti richiesti, entro il 31 dicembre 2018.
La circolare inps n. 11 del 30 gennaio 2019 riassume tutte le istruzioni e le regole per l’accesso alla pensione quota 100.
Come anticipato, per accedere al pensionamento quota 100, è prevista una soglia di versamenti. Tale soglia, dovrà essere raggiunta obbligatoriamente entro una data limite.
Per quota 100, oltre ai 62 anni di età, gli assicurati dovranno avere entro fine 2021 almeno 38 anni di contributi.
Considerando l’importanza della soglia dei contributi versati, sarà necessario ritrovare i contributi “perduti” nel panorama previdenziale.
Qui di seguito vediamo quali sono tutte le vie per potenziare il proprio tesoro contributivo.
Riscatto oneroso della laurea o di periodi svolti all’estero non coperti da contribuzione
L’onere del riscatto di laurea si calcola in modo differente a seconda che si collochi in un periodo di vigenza del metodo retributivo (ante 1996 o ante 2011) o contributivo.
Il vantaggio che si può trarre dal riscatto oneroso della laurea è suramente il risparmio d’imposta grazie alla deducibilità fiscale.
Inoltre la possibilità di crescita dell’assegno con il cambiamento di metodo.
L’inconvenienza del riscatto oneroso della laurea è che l’onere dovrà essere sostenuto integralmente prima dell’accesso pensionistico.
Cumulo contributivo gratuito solo tra le gestioni inps
Il Decreto Legge n. 4 permette di arrivare ai 38 anni di contributi utilizzando il cumulo ex L. 228/2012, come modificato dal 2017. Questo è possibile solo all’interno delle sole gestioni Inps.
Il vantaggio è che l’assegno è liquidato con metodo pro quota. Pertanto ogni gestione inps liquiderà la sua parte senza passare in automatico al metodo contributivo.
La parte negativa di questo metodo è che potrà essere utilizzato solo dai liberi professionisti.
Ricongiunzione da casse privatizzate per iscritti ad Albo
I liberi professionisti iscritti ad una cassa avranno la possibilità di ricongiungere i contributi sparsi nelle casse dentro una gestione Inps. In modo da utilizzarli per arrivare a 38 anni di contributi e per aumentare l’assegno.
Il vantaggio di tale metodo è rappresentato dalla deducibilità fiscale. Di contro vi è sicuramente l’onere da sostenere prima dell’accesso a quota 100.
Rottamazione dei debiti contributivi
Per aumentare i contributi per accedere a pensione quota 100, potrà essere utilizzata anche la prochttps://mbwebstudio.com/saldo-e-stralcio-delle-cartelle-guida-operativa/edura di saldo e stralcio (L. 145/2018 art. 1 comma 185).
Sono interessati dalla norma, tutti i contributi passati all’agente di riscossione dal 2000 alla fine del 2017; purchè non siano stati richiesti a seguito di accertamento.
Il vantaggio di accedere a questa procedura è la possibilità di versare il saldo del debito senza dover pagare le sanzioni e gli interessi. La limitazione di questa procedura è che, vi possono beneficiare, solo i contribuenti in grave e comprovata situazione di difficoltà economica. Tale situazione dovrà essere attestata tramite il relativo Isee del nucleo familiare.
Accredito gratuito del servizio militare
L’accredito gratuito del periodo del servizio di leva obbligatorio resta sempre accessibile e senza alcun onere economico.
Il contribuente dovrà comunicare nella gestione inps dove ha contribuito:
- I periodi di servizio militare;
- Il distretto di riferimento.
Tali contributi sono utili sia all’aumento dell’anzianità contributiva sia ai fini della misura dell’assegno.
Bonus per i disabili (Legge n. 388/2000)
Spetta una maggiorazione nella contribuzione figurativa, utile per il diritto alla pensione e per l’anzianità contributiva ai lavoratori invalidi, ai quali è stata riconosciuta un’invalidità maggiore del 74 %, sordi o afferenti alle prime 4 categorie delle pensioni di guerra.
Il beneficio che è possibile trarre sono 2 mesi per ogni anno di lavoro presso datori privato o pubblici. Questo sulla base della condizione di invalidità certificata. L’importo massimo accreditabile è pari a 5 anni di contribuzione.
L’aspetto negativo è che, la maggiorazione è cncessa solo su domanda, presentando il verbale di invalidità anche al momento della domanda di pensione quota 100.
Consulenza
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