Naspi e Quota 100 sono compatibili? Sembra che Quota 100 potrebbe far decadere il diritto alla disoccupazione. Siamo in attesa di chiarimenti da parte di Inps e Ministero del lavoro.
La nuova riforma delle pensioni è contenuta nel Titolo II del decreto approvato il 17 gennaio 2019 dal Consiglio dei ministri. Tale decreto è stato firmato dal presidente della Repubblica e attende l’approvazione in Parlamento per la conversione in legge.
Per aderire a Quota 100 oltre ai 62 anni di età, gli assicurati dovranno avere entro fine 2021 almeno 38 anni di contributi.
In questo contributo vorrei concentrarmi sulla possibilità, potrebbe comportare la perdita della Naspi, l’indennità di disoccupazione riconosciuta a chi perde il lavoro per cause non imputabili alla propria volontà.
Indice
Che cosa è la Naspi?
La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego ( Naspi) è stata istituita dall’art. 1 del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22 che, sostituisce le precedenti prestazioni di disoccupazione AspI e MiniAspI. La Naspi è un’indennità mensile di disoccupazione, ed è erogata su domanda dell’interessato.
Naspi: A chi spetta?
La Naspi spetta ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che hanno perduto involontariamente l’occupazione, compresi:
- Apprendisti;
- Soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le medesime cooperative;
- Personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
- Dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.
Mentre non vi possono accedere alla prestazione i seguenti soggetti:
- Dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
- Operai agricoli a tempo determinato e indeterminato;
- Lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per i quali resta confermata la specifica normativa;
- I lavoratori che hanno maturato i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato;
- Lavoratori titolari di assegno ordinario di invalidità, qualora non optino per la NASpI.
Si perde la Naspi con Quota 100?
Anche se ad oggi non vi è alcuna ufficializzazione, c’ è la possibilità che, al raggiungimento dei requisiti di Quota 100, scatti la decadenza dell’indennità di disoccupazione.
Ciò avverrebbe anche nel caso in cui il disoccupato decida di non accedere a Quota 100. Pertanto,anche se il disoccupato non fa domanda per Quota 100 potrebbe perdere la Naspi
La Naspi decade dal momento in cui si verifica l’evento che la determina. Di conseguenza si è obbligati a restituire tutte le somme indebitamente percepite.
Proviamo a spiegare questa fattispecie con un esempio pratico:
Prendiamo il caso di un disoccupato di 62 anni che ha maturato 38 anni di contributi.
Poniamo che tale soggetto decida di aspettare un anno prima di aderire a quota 100; considerando che può percepire la Naspi per altri 12 mesi. Tale situazione non sarebbe possibile in quanto la Naspi decadrebbe al momento del raggiungimento dei suddetti requisiti.
La Naspi non si prerderebbe al compimento di 62 anni ma, nel momento in cui ha inizio la pensione. Pertanto al verificarsi di tale fattispecie, il disoccupato sarebbe costretto a restituire 9 mesi di Naspi indebitamente percepiti dopo la maturazione del diritto al pensionamento con Quota 100.
Vi sono ipotesi di non perdere la Naspi?
La circolare n. 142/2015 l’Inps ha fatto chiarezza sulla compatibilità tra l’indennità di disoccupazione e l’Opzione Donna.
Essendo un regime facoltativo, non si perde il beneficio della Naspi
al raggiungimento dei requisiti necessari ossia: 58 anni di età e 35 di contributi versati.
Come si evince dalla circolare dell’Inps, si avrà la perdita dell’indennità, solo al momento di decorrenza utile della pensione. Questo si avrà nei confronti di quelle lavoratrici che ne hanno fatto domanda. In tale fattispecie, la contribuente non sarà tenuta a versare i ratei Naspi percepiti nel periodo cheintercorre tra la maturazione dei requisiti per Opzione Donna alla decorrenza della stessa.
Questo ragionamento potrebbe valere anche per Quota 100. Tuttavia ad oggi siamo in attesa di chiarimenti sia da parte dell’Inps o comunque dal Ministero del Lavoro.
Pertanto se si andrà nella direzione prevista per Opzione donna, il
disoccupato avrà la facoltà di decidere, al compimento dei 62 anni e al raggiungimento dei 38 anni di contributi, se e quando fare domanda per Quota 100.
E’ opportuno essere a conoscenza che, qualora il disoccupato decidesse di farla non potrà cumulare la pensione con la disoccupazione. Pertanto, la Naspi decadrebbe nel mese stesso in cui decorre la pensione. Tuttavia il neo pensionato non sarà tenuto a restituire quanto percepito nei mesi precedenti.
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