Decreto Ristori proroga moratoria sui mutui prima casa, la nuova scadenza per la sospensione rate mutuo è per il 31 dicembre 2021, requisiti e novità
Un emendamento al decreto Ristori delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato amplia i termini per la platea dei soggetti che possono beneficiare della misura.
La sospensione delle rate riguardanti i mutui sulla prima casa non riguarda tutti ma solo particolari soggetti, ovvero quelli più danneggiati dalle disposizioni anti-Covid.
Vediamo quali sono le regole da rispettare per la richiesta di sospensione del pagamento delle rate del mutuo 2020. Al termine dell’articolo anche una riflessione su una concreta valutazione di convenienza nel procedere con la moratoria.
Indice
Come funziona la sospensione delle rate del mutuo prima casa?
Tra le misure approvate vi è anche la sospensione delle rate del mutuo “prima casa“. La sospensione riguarda un periodo di:
- 18 mesi per lavoratori dipendenti;
- 9 mesi per lavoratori autonomi (grazie al il potenziamento del Fondo di garanzia e del Fondo solidarietà mutui prima casa, il cosiddetto Fondo Gasparini).
E’ opportuno ribadire che la sospensione delle rate dei mutui vale esclusivamente per i mutui contratti per l’acquisto o la costruzione della prima casa. Non è prevista alcuna agevolazione perle altre tipologie di mutui.
Quali sono le condizioni?
Al fine di poter accedere alla sospensione sui mutui prima casa, è necessario rispettare le seguenti condizioni:
- E’ necessario aver contratto un mutuo per un immobile di importo non superiore a 250mila euro per l’acquisto o la costruzione della prima casa;
- Il mutuo deve essere vigente da almeno un anno e il ritardo nei pagamenti non deve superare i 90 giorni consecutivi.
Nel periodo di sospensione dal pagamento il Fondo di solidarietà provvede al pagamento degli interessi compensativi, nella misura pari al 50% degli interessi maturati sul debito residuo durante il periodo di sospensione.
Sospensione mutui prima casa: a chi è rivolto
La sospensione della rata del mutuo è prevista per i titolari di un mutuo per l’acquisto della prima casa non di lusso, che si trovino in situazioni di temporanea difficoltà economica.
Possono richiedere la sospensione delle rate del mutuo prima casa le seguenti categorie di persone:
- I lavoratori dipendenti;
- Lavoratori autonomi e liberi professionisti;
Lavoratori dipendenti: requisiti
Per poter beneficiare della moratoria delle rate del muto, i lavoratori dipendenti si devono trovare in una delle seguenti cause di difficoltà:
- Cessazione del rapporto di lavoro a tempo determinato o indeterminato;
- Cassa integrazione superiore a 30 giorni;
- Cessazione del lavoro parasubordinato o di rappresentanza commerciale o di agenzia;
- Morte o riconoscimento di grave handicap o di invalidità civile oltre l’80;
- Sospensione o riduzione dell’orario di lavoro.
Lavoratori autonomi e liberi professionisti
Per poter beneficiare della moratoria delle rate del muto, i lavoratori autonomi devono aver registrato una riduzione del proprio fatturato superiore al 33% rispetto al fatturato dell’ultimo trimestre 2019. Questo, in seguito alla chiusura o alla riduzione del lavoro dovuta all’emergenza Coronavirus. In questo caso il lavoratore autonomo è chiamato ad autocertificare la propria situazione.
Sospensione mutui: quali sono i benefici?
Il Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa
del MEF consente di beneficiare della sospensione fino a 18 mesi
del pagamento dell’intera rata del mutuo (se non superiore a 250mila
euro) per mutuatari con ISEE non superiore a 30.000 euro, in
situazioni di temporanea difficoltà economica.
L’Accordo per il credito tra ABI e Associazioni dei consumatori
permette invece la sospensione fino a 12 mesi della sola quota
capitale per i mutui ipotecari sull’abitazione principale nei casi di
sospensione del lavoro o riduzione temporanea dell’orario lavorativo.
Come fare domanda?
Chi ha i requisiti per la sospensione deve rivolgersi direttamente alla
Banca con cui ha contratto il mutuo.
Per il Fondo di Solidarietà del MEF è previsto un apposito modulo di
domanda che va presentato in Banca. Tale modulo è disponibile sul sito del
Dipartimento del Tesoro, di Consap Spa (società incaricata dal MEF
della gestione di tutte le richieste di accesso al Fondo), e di ABI.
Sul sito di ABI si trova il modulo di domanda per l’iniziativa di
sospensione concordata tra ABI e Associazioni dei consumatori.
Proroga sospensione mutui: per 24 mesi dalla data di entrata
Lo stesso emendamento al decreto Ristori prevede modifiche anche al comma 2 dell’articolo 12 del decreto Liquidità.
Nel testo della legge di conversione 5 giugno 2020, n. 40, la formulazione è la seguente:
“2. Per un periodo di nove mesi dall’entrata in vigore del presente decreto, in deroga alla disciplina vigente, l’accesso ai benefici del Fondo di cui all’articolo 2, commi 475 e seguenti della legge 24 dicembre 2007, n. 244, è ammesso anche nell’ipotesi di mutui in ammortamento da meno di un anno.”
Con le modifiche proposte al senato il periodo di riferimento passa da nove a ventiquattro mesi dall’entrata in vigore del decreto.
Sospensione rate del mutuo: conviene?
Prima di presentare la domanda per la sospensione sui mutui prima casa, è opportuno effettuare alcune riflessioni. E’ doveroso pertanto porre attenzione alla reale convenienza della sospensione.
Per la durata della moratoria, infatti, il fondo pagherà alle banche, al posto dei mutuatari, solo il 50 per cento della quota dei mancati interessi maturati sulle rate non versate. Resterà pertanto a carico del titolare del finanziamento il restante 50 per cento degli interessi maturati durante la sospensione.
Tale scelta potrebbe precludere la possibilità di surrogare il mutuo, non solo nel periodo di sospensione, ma anche in futuro. La conseguenza è l’impossibilità per il cittadino di trasferire il finanziamento da una banca all’altra ( operazione che ha lo scopo di ottenere migliori condizioni contrattuali).
Vorrei ricordare che in passato abbiamo assistito ad istituti di credito che hanno negato la surroga a coloro quali avevano fatto ricorso al Fondo di solidarietà per la sospensione delle rate.
Il consiglio, quindi, è quello di attendere e valutare con attenzione se l’opzione di sospendere il mutuo è veramente necessaria. Un’alternativa potrebbe essere aspettare che termini il periodo di criticità per poi optare per una surroga o una rinegoziazione. Eventualmente se necessario allungare il piano di ammortamento.